Occhi chiari di un colore acceso e brillante, voce dolce ma possente e una presenza fisica notevole: questo era l’aspetto di Guastavo Adolfo Rol. Ma ciò che rimane di lui, oltre ai ricordi delle tante persone incrociate durante il suo cammino, è quella parte ancora viva e da sempre motivo di discussione… il mistero dei suoi poteri. Rol disse che un giorno tutti avranno le capacità straordinarie per cui è divenuto celebre.
Ma chi era Gustavo Adolfo Rol?
Figlio di un avvocato torinese, famiglia agiata e futuro spianato: il sogno di tanti, eppure Rol prese una strada differente. Dopo essersi laureato e aver intrapreso la carriera bancaria inizia ad occuparsi di qualcosa di meno materiale…
Scopre, nel 1927, quella che definirà una tremenda legge:
Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!
Dopo aver sperimentato con un mazzo di carte i limiti delle sue possibilità mentali sembra fare centro: scopre il modo di vedere il colore e il seme di ogni carta. E poi va oltre, iniziando a “giocare” con la materia che lo circonda. Paradossalmente il suo essere alchimista lo porta a mostrare lo spirito attraverso l’uso del mondo fisico. I suoi esperimenti sono celebri: oggetti lanciati contro un muro scompaiono per riapparire in un’altra stanza, bilocazione, premonizioni, quadri che prendono vita, mutazione delle dimensioni del corpo, lettura di libri chiusi… e molto altro. I suoi poteri attirarono l’attenzione di molti personaggi noti: da Mussolini a Fellini…
Spesso ha aiutato, in maniera del tutto disinteressata, persone sconosciute. L’ha fatto in molti modi: diagnosticando disturbi fisici, dando consigli, riconsegnando un animale smarrito… ma il suo altruismo forse è stato offuscato proprio da quelle “magie” che alcuni ritenevano essere solo abilissimi trucchi di un esperto prestigiatore.