Guida Disney per piccole menti rivoluzionarie

Dalla Francia di Belle alla Cina di Mulan

guida Disney

Quali sono le migliori protagoniste rivoluzionarie? Walt Disney non è mai stato additato come paladino di femminismo, eppure ultimamente le cose sembrano cambiare.

Le principesse che in precedenza pensavano solo al vero amore, adesso cercano invece di realizzare i propri sogni, lottando per la loro indipendenza. Ecco quindi una guida Disney ideata per scovare le eroine delle favole che possono portare nel mondo un messaggio positivo e di parità.

La madre di tutte le storie però, non è proprio quella che possiamo definire la paladina del femminismo per eccellenza. Il lungometraggio “Biancaneve e i sette nani” appare per la prima volta nelle sale cinematografiche nel 1937, e rappresenta in tutto e per tutto lo stereotipo di donna dell’epoca. Una dolce bambina rimasta sola, una matrigna crudele, sette nani e un principe. Un eroe a cui basta comparire solo due volte all’interno della storia, per avere il potere di stravolgerla completamente.

Non è questo però, il modello di parità che i bambini e le bambine vogliono vedere al giorno d’oggi.
Draghi, guerriere, tesori scomparsi e mostri da sconfiggere.
Passo dopo passo le principesse Disney evolvono, seguendo il mutamento della società e della visione della donna che ne consegue.

La scintilla parte da “La bella e la bestia” e dalla figura fuori dagli schemi di Belle. Una ragazza desiderosa di sapere, dalla forte passione della lettura e con un carattere a dir poco ribelle. Ambientata nella Francia del diciottesimo secolo, la favola mostra come la determinazione e l’amore siano la chiave di ogni cosa.

Eppure, vi starete giustamente chiedendo dove sia la tanto declamata svolta.

Ebbene, in questo caso è proprio Belle che riesce a salvare la Bestia con il potere del vero amore. Non ricopre più il ruolo della donzella in difficoltà. Si rimbocca le maniche, si sacrifica al posto del padre nel momento del bisogno, e mostra al suo stesso carnefice la retta via.

Esempio seguito dall’eroina cinese Mulan. Guerriera che mostra al mondo che non importa il genere di appartenenza, dal momento che la vera forza risiede dentro ognuno di noi. Le avventure della salvatrice dell’Impero cinese, mostrano chiaramente ciò di cui le donne possono essere capaci, se non le si lascia in un angolo a pensare solo alla casa e alla famiglia.

In una celebre canzone del cartone infatti, le domestiche della famiglia Fa esprimono il pensiero dell’epoca:

C’è solo un modo in cui potrai
Dar gioia a tutte noi
Un uomo pur che sia di buona dinastia
Gli uomini, vogliono
Donne, obbedienti, ma che volino
Educate e con del fisico
Molto onore ci darai.
Serviamo il nostro Imperatore
E gli Unni batterà
I maschi in guerra e noi
A casa a procrear.

Convinzioni contro cui Mulan lotta e che riesce ad abbattere alla fine della pellicola, regalando alle donne la speranza di una vita libera e felice.

Ma la guida Disney non termina qui, perché è in arrivo la magia più potente di tutte.

Nel 2009, tra le principesse non convenzionali si aggiunge anche Tiana de “La principessa e il ranocchio“. Protagonista focalizzata interamente sul suo sogno di fare carriera e riuscire ad aprire il ristorante di lusso di cui tanto parlava con il suo amato papà. All’interno di questa pellicola si percepisce il crescente desiderio di emancipazione del genere femminile. Tiana lavora sodo, ma rischia di perdere di vista le piccole cose che la vita le offre. L’amore si allontana da lei sempre di più, sino a quando non incontra il principe Naveen e riesce finalmente a trovare l’equilibrio che le dona la felicità da tempo perduta.

Qualche anno più tardi, tra fiocchi di neve e i monti innevati di Arendelle, arriva l’amatissimo “Frozen“. Un misterioso potere, un regno da governare, due sorelle agli opposti e un principe pieno di oscurità. Elsa, la maggiore e futura regina, sin da quando è piccola riesce a sprigionare volute di ghiaccio dalle mani, creando piste di pattinaggio e buffi personaggi della neve. Tutto procede senza problemi, sino a quando Elsa ferisce accidentalmente sua sorella, mettendone a rischio la vita. Da quel giorno la loro esistenza cambia e la futura regina di Arendelle si vede costretta a nascondere la sua vera natura. Questa favola parla di quanto sia importante accettare ogni parte di noi, poichè coloro a cui teniamo, non ci faranno sentire mai fuori posto. E molto spesso, quelli che noi consideriamo difetti, possono trasformarsi nei nostri migliori punti di forza.

Eppure Frozen, è speciale anche per un altro motivo: il colpo di scena finale. Poiché in questo film, la principessa viene salvata da sua sorella, che la difende proprio dallo stereotipo di eroe per eccellenza: il principe. Ecco quindi che l’unione tra due donne diventa l’incantesimo più potente di tutti.

Le eroine di queste favole ci fanno capire come sia importante mandare messaggi positivi sin dalla tenera età, per riuscire ad estirpare gli stereotipi che la nostra società si porta dietro dopo anni ed anni di discriminazioni.
Le storie sono potenti e i sogni lo sono ancora di più.
Trattate quindi questa piccola guida Disney con cura e portate avanti la magia.

 

Sofia Raineri

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