Guerra nello spazio: tensioni extra-terrestri tra USA e Cina

Guerra nello spazio

Mentre, sulla Terra, la guerra minaccia l’umanità e il pianeta; anche nello Spazio sale la tensione dopo le ultime mosse di Cina e USA

La guerra nello spazio non è più solo fantascienza.
Se, fino allo scorso decennio, gli USA detenevano il predominio nell’ambito aerospaziale, ora la Cina sta velocemente riducendo la distanza.

A lanciare l’allarme è il generale Michael Guetlein, vice capo delle operazioni spaziali della U.S. Space Force, durante un intervento al Reagan National Defense Forum in California, lo scorso 7 dicembre.
Secondo Guetlein, il vecchio “accordo tra gentiluomini” che regolava le attività aerospaziali sta venendo sostituito da tattiche aggressive “molto pericolose e poco professionali.

La Cina sta testando e sviluppando una serie di armi e strumenti che potrebbero distruggere, disabilitare o dirottare i satelliti su cui l’esercito americano fa molto affidamento per operare in tutto il mondo.
Il divario tecnologico con i nostri avversari si sta riducendo velocemente e dobbiamo modificare rapidamente il nostro approccio allo spazio. Oggi, questo divario è ancora a nostro favore. Ma, se dovesse ribaltarsi, ci troveremmo in una situazione estremamente critica

Questo è ciò che preoccupa funzionari ed esperti del Ministero della Difesa, dal momento che proprio i satelliti sono uno strumento vitale per la portata dell’esercito degli Stati Uniti.
Per respingere tali minacce, il Pentagono starebbe investendo miliardi di dollari in nuove tecnologie all’avanguardia, per adesso ancora segrete.

Ma, dicono gli esperti: “Se scoppiasse una guerra tra USA e Cina, probabilmente inizierebbe nello spazio“.

La Cina con le braccia robot e gli USA con i laser più veloci della luce

Da quando Neil Armstrong posò il piede sulla Luna l’11 luglio 1969, gli Stati Uniti hanno mantenuto il primato nell’ambito aerospaziale.
Ma la corsa allo spazio sembra essere giunta a un pericoloso testa a testa tra USA e Cina.

Tra il 2019 e il 2021, infatti, Pechino ha raddoppiato il numero di satelliti in orbita, passando da da 250 a 499.
Inoltre, secondo la Defense Intelligence Agency, sta sviluppando palloni spia, missili ipersonici sempre più avanzati e laser ad alta potenza per distruggere o danneggiare i satelliti nemici.
La Cina sta anche lavorando a innovative tecnologie satellitari, come l’autocisterna per il rifornimento di satelliti. Lo strumento, testato con successo, è in grado di prolungare la vita dei satelliti. La quale, di norma, scade dopo l’esaurimento del carburante.

Da parte loro, gli Stati Uniti riconoscono che il loro predominio nello spazio è da sempre un “tallone d’Achille“, che dipende soprattutto dai satelliti. Difatti, sono questi strumenti a consentire alle forze armate statunitensi di comunicare, navigare, raccogliere informazioni e colpire obiettivi con precisione in tutto il mondo.
E proprio per questo, secondo Tory Bruno – amministratore delegato della United Launch Alliance, che costruisce molti dei razzi che trasportano i satelliti militari e di intelligence americani nello spazio – la spinta della Cina rappresenta una reale minaccia per gli USA.

Sappiamo quando siamo minacciati.
Dobbiamo essere in grado di contrastare la minaccia, sia togliendoci di mezzo, sia interferendo con quella minaccia, che forse occupando un’orbita in cui potrebbe trovarsi un satellite attaccante dalla Cina

A preoccupare, è soprattutto il rischio che la Cina possa interferire con i satelliti statunitensi mettendoli fuori uso.
Pechino è infatti in possesso di un satellite dotato di braccio robotico, in grado di tirare fuori dall’orbita il satellite di un avversario. Come avverte il generale James Dickinson, capo del Comando Spaziale USA, il robot può spostare un satellite defunto dentro e fuori dall’orbita geosincrona (GEO).

Sono stati effettivamente in grado di portare quel satellite oltre l’orbita GEO, lasciarlo cadere e tornare nell’orbita GEO, e lo ha fatto in un periodo di tempo molto breve, solo pochi giorni

Oltre a questo, i nemici potrebbero condurre attacchi informatici ai satelliti e rubare dati, o reindirizzare il satellite su una missione o un’orbita diversa.

Neghi le informazioni dell’avversario, o gli dai informazioni false.
Potresti dire al satellite: ‘deorbita, vieni a schiantarti’, e lì va un carico utile da un miliardo di dollari

Per questo, come ha dichiarato Bruno, è necessario rendere i satelliti statunitensi e altri sistemi spaziali meno vulnerabili. Di conseguenza, il Pentagono sta ricevendo miliardi di dollari di finanziamenti per lavorare a satelliti in grado di manovrare rapidamente il braccio del satellite-robot cinese, impedendogli di danneggiare le attrezzature avversarie.

Un altro fronte su cui lavorare è quello dei missili ipersonici cinesi. Questi, che non seguono una traiettoria prevedibile balistici, vengono lanciati da un razzo e volano ad almeno 20 volte la velocità del suono. Possono girare intorno alla Terra e colpire un bersaglio, per esempio un satellite, eludendo la maggior parte delle difese aeree a terra.
Contro queste armi, Tory Bruno parla di laser più veloci della luce. Ma non è chiaro se siano effettivamente in progettazione.

Intanto, tramite aziende private, gli USA starebbero progettando satelliti più piccoli e più economici per “inondare la zona” e rendere più difficile per gli avversari prendere di mira i satelliti sensibili.
Tuttavia, il programma aerospaziale rimane ad oggi segreto.

Guerra nello spazio, gli esperti: “Siamo addormentati sull’orlo del baratro”

Mentre USA e Cina lavorano per rendere i propri arsenali aerospaziali sempre più potenti, gli esperti lanciano l’allerta.

Secondo Dean Cheng – esperto del programma spaziale militare cinese e membro del think tank Institute of Peace degli Stati Uniti – “Siamo addormentati sull’orlo del baratro“.
Baratro che potrebbe portare il mondo, già sovrastato di conflitti in corso, a fronteggiare una guerra extra-terreste.




Tra le proposte per affrontare un eventuale periodo di crisi c’è il CASR (Commercial Augmentation Space Reserve). Il CASR, proposto dalla Space Force, è una una rete di collaborazioni con alleati internazionali e partner commerciali. In caso di ostilità, sarebbe un modo economico per garantire l’accesso alle capacità spaziali. Inoltre, le aziende private darebbero contrattualmente la priorità alla fornitura di servizi satellitari ai militari, a scapito dei clienti commerciali.

Il CASR deve essere ancora attuato, ma per il generale Guetlain è importante non perdere tempo.

Dobbiamo agire ora per garantire che il divario di capacità non si riduca a zero o, peggio, diventi negativo

A sostenerlo c’è il rappresentante del Congresso Robert Wittman, secondo il quale è necessario che gli USA cambino il loro modo di guardare oltre l’orbita terrestre.
Come un nuovo potenziale campo di guerra.

Giulia Calvani

 

 

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