Guerra in Ucraina: l’urlo e la protesta dei giovani contro la guerra

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Da un paio d’ore circolano sul web video dell’esibizione dei Maneskin al Coachella Festival, tenutosi in California. La band italiana, che ha infiammato il palco del festival, ha deciso di sfruttare la propria posizione privilegiata per esprimere il dissenso contro la guerra. L’urlo di Damiano, “free Ucraine, f**k Putin”, è in realtà l’urlo e la protesta dei giovani.

Sin dall’inizio di questa orribile guerra, i giovani italiani e non solo, hanno preso parte e hanno organizzato loro stessi proteste e manifestazioni contro la guerra. Da subito scesi in piazza, non hanno temuto di esprimere il loro dissenso.

LE INIZIATIVE

Da oltre 50 giorni, università e scuole hanno dato vita a importanti iniziative. Si pensi all’Università di Roma “La Sapienza”, che non solo sin da subito ha visto ragazzi manifestare, ma anche attivarsi con diverse iniziative di solidarietà, tra cui una raccolta di beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina. Giovani studenti  hanno organizzato incontri e interviste per informarsi e rimanere costantemente aggiornati. Giovani stanchi di questi scenari drammatici. Alcuni di loro, lo scorso 8 aprile, sono scesi in Piazza Vittorio a Roma, guidati dalla comunità di Sant’Egidio e dalle loro famiglie, per dire “no alla guerra”.

Dalle diverse interviste fatte a questi ragazzi, vi è una parola che risulta essere costante, ovvero : ” BASTA”. Basta con l’odio, basta con le atrocità. La voglia di ritornare alla pace e alla libertà, la voglia di ritornare a vivere come diritto di tutti. Come sottolineano questi ragazzi, dinanzi all’orrore della guerra non si può restare in silenzio, soprattutto in una situazione di privilegio come la nostra rispetto ai tanti che sono costretti oggi a vivere sotto le bombe, che sono costretti a combattere una guerra che non vogliono.

E neanche i bambini restano in silenzio e, anzi, cercano di dare una lezione agli ai grandi. Così come accade nel video “Vi siete dimenticati di come si fa la pace?”, in cui i piccoli rimproverano gli adulti e spiegano loro come vivere in un mondo migliore. Perché a un mondo fatto di bugie, questi bambini reclamano una realtà di ascolto e comprensione, necessari alla pace. E invece, a pagare maggiormente questo dramma, sono proprio loro. Bambini e giovani privati del loro diritto di vivere. E questo è veramente disumano.

Così mentre alcuni, soprattutto adulti,  focalizzano la loro attenzione sul look dei Maneskin al Coachella, criticandoli, la band, così come molti giovani, continuano le loro proteste contro la guerra. Cercano di portare nuovamente la pace.

 

Aurora Musicco

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