La Guardia Nacional diventa parte dell’esercito. Il Messico è sempre più militarizzato

Guardia Nacional

La Guardia Nacional messicana sta per essere riformata. Il corpo di polizia creato nel 2019 dal presidente Andrés Manuel Lopez Obrador per contrastare i narcotrafficanti passerà sotto il controllo dell’esercito e, secondo le parole delle opposizioni, militarizzerà ulteriormente il paese. La contestata riforma andrà anche a riformulare la Costituzione abolendo il divieto di assegnare compiti non militari all’esercito al di fuori di un periodo di guerra.

La riforma

Il Senato del Messico mercoledì ha approvato in via definitiva la contestata riforma della Guardia Nacional. Il corpo di polizia era stato creato nel 2019 dal presidente uscente Andrés Manuel Lopez Obrador con lo scopo di combattere i narcotrafficanti e di aiutare a mantenere la pace sul territorio del paese, ed ora andrà incontro a cambiamenti significativi.


La riforma della Guardia Nacional era stata proposta proprio dal presidente Obrador nel 2022, ma solo negli ultimi giorni il testo è stato approvato. Il punto più contestato della riforma prevede il passaggio del corpo di polizia da forza civile a forza militare, passando sotto il controllo del ministero della Difesa e quindi dell’esercito. La Guardia Nacional diventerebbe a tutti gli effetti una forza armata dell’esercito regolare, militarizzando ulteriormente il paese.

Non è solo una questione di comando sul corpo di polizia, ma la riforma prevede soprattutto di cambiare alcuni articoli della Costituzione abolendo il divieto di assegnare compiti non militari all’esercito al di fuori di un periodo di guerra. Le forze armate, tra cui la Guardia Nacional, potranno quindi condurre operazioni di polizia e sostituirsi anche a funzionari civili se richiesto dal Parlamento o dal presidente.

Le opposizioni hanno fortemente contestato la riforma sin dalla sua proposta, esprimendo timore per il potere eccessivo che l’esercito acquisirebbe con questi cambiamenti. “È un passo gigantesco verso la militarizzazione del paese”, ha scritto su X l’ex giudice della Corte Suprema José Ramón Cossío, a cui fanno eco anche altri partiti di opposizione che sottolineano come la stessa Corte Suprema abbia stabilito, nel 2023, l’incostituzionalità del passaggio di controllo della Guardia Nacional al ministero della Difesa.

Questa è solo una delle tante leggi promosse da Obrador che rischiano di ridurre l’indipendenza dei magistrati. La brutta notizia è che le riforme continueranno anche dopo il 30 settembre, data in cui terminerà il mandato di Obrador; la nuova presidente Claudia Sheinbaum fa parte infatti dello stesso partito del suo predecessore e quasi certamente porterà avanti quello che lui ha iniziato.

La costituzione della Guardia Nacional

La Guardia Nacional è stata costituita nel 2019 da Obrador con un preciso compito: combattere i narcos, sempre più potenti e violenti, su tutto il territorio messicano. Per riuscirci è stata creato da zero questo corpo di polizia, prendendo unità e uomini da diverse divisioni della polizia messicana, compresa quella federale. Secondo il presidente uscente la polizia messicana era irrimediabilmente corrotta e incapace di affrontare i narcotrafficanti.

La Guardia Nacional ha operato spesso per mantenere l’ordine nella strade e cercare di risolvere il problema di sicurezza del paese, sconvolto dalle guerriglie tra i vari cartelli della droga. Sequestri, sparatorie, e sparizioni di massa sono episodi che si verificano non troppo di rado in Messico, per cui il presidente Obrador aveva deciso di intervenire duramente.

Non è tutto rose e fiori però. La Guardia Nacional è stata oggetto di denunce per abuso di autorità e violazione dei diritti umani, raccolte dalla Commissione Nazionale per i Diritti Umani. Denunce che le autorità messicane hanno subito rispedito al mittente, negando ogni abuso e anzi comunicando che “la gente approva il suo operato”.

Oltre ai dubbi sui metodi di azione della Guardia Nacional rimane enorme perplessità sul perché sia stata approvata un riforma già giudicata incostituzionale. Il Messico ha un evidente problema di sicurezza ma consegnando così tanto potere all’esercito la situazione potrebbe addirittura peggiorare.

Marco Andreoli

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