Le scuse dello chef del ristorante Grotta Palazzese di Bari non tardano ad arrivare dopo la salatissima multa imposta in seguito al ritrovamento di cibo scaduto.
Grotta Palazzese nota al pubblico per la sua spettacolare scogliera che affaccia direttamente sul Mare Adriatico è da sempre premiata per il suo panorama suggestivo e il buon cibo. In queste ore il famoso ristorante di Polignano a Mare è sotto accusa per il ritrovamento di carne scaduta e pesce privo di etichetta. Un ritrovamento avvenuto grazie alla Guardia costiera. Che ha sequestrato 68 kg di pesce, crostacei, carne e pasta congelata e 8 kg di controfiletto wagyu (bovino giapponese) scaduto questo Maggio.
Lo Chef ha subito tenuto a chiarire la vicenda in una lunga nota:
«Ci teniamo a rassicurare i clienti che non v’è mai stato alcun rischio per la salute. Poiché Grotta Palazzese ha sempre privilegiato prodotti di alta qualità nel rispetto della sicurezza alimentare. In questo caso l’unico errore che ci rimproveriamo è quello di non aver prestato attenzione alle etichette. In particolare, la carne rinvenuta in una cella frigo (- 18 gradi) era stata regolarmente sottoposta ad abbattimento (non congelamento). Processo comune nelle attività ristorative che garantisce la conservazione e la salubrità del prodotto prima della data di scadenza. E comunque si trattava di tipologia di carne non più presente nei nuovi menu estivi 2019 e quindi non destinata ai clienti. Nel caso del pesce, invece, i prodotti controllati dalla Guardia costiera erano in una cella frigo (-18) diversa da quella in cui erano depositati gli altri prodotti ittici con etichetta di tracciabilità. Ma tutti facevano parte dello stesso lotto di produzione”.
Al ristorante è stata imposta una multa di 5.500 euro in seguito all’intervento della Guardia costiera di Bari che ha ritrovato in un secondo ristorante di quella stessa località un deposito sotterraneo con 95 kg di pesce congelato di provenienza sconosciuta.
Federica Verdoliva