In contrapposizione alla fast fashion, sta emergendo sempre più la green fashion che oltre a fare bene al nostro aspetto, aiuta anche il pianeta.
Il mondo della moda sta evolvendo e si dirige sempre di più verso un modo di produzione ecologica e sostenibile. Si parla, infatti, di green fashion, ovvero moda ecosostenibile che nasce all’inizio degli anni Novanta, ma che solo oggi sta prendendo piega. Non si tratta, quindi, di nulla di innovativo, ma, se cos’ si può dire, di un’idea riciclata. Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, stilisti, come Lamine Kouyaté in Francia e Giorgio Armani in Italia, sperimentavano tessuti ecologici e facevano moda attraverso il riciclo creativo.
Alla base dell’ eco fashion vi è l’arte del riciclo che permette agli stilisti di creare collezioni uniche e originali attraverso l’impiego di rifiuti riciclati. Il riciclo e l’uso del vintage non sono però l’unica scelta messa a disposizione dalla green fashion, infatti rientra in questo modo di fare moda anche la produzione vestiti e accessori creati con materie prime a basso impatto ambientale.
Perché la moda ecosostenibile fa bene al pianeta?
Li Edelkoort nel manifesto Anti Fashion del 2017 diceva:
“Come è possibile che un indumento costi meno di un panino?”
Un tema molto trascurato e a cui spesso non si pensa è proprio quello della moda e del suo impatto ambientale. Alla fine del 1800, contemporaneamente ai primi esperimenti di green fashion, nasceva la fast fashion, ovvero la vendita di vestiti low cost che non durano più di una stagione.
La società si è abituata a comprare senza porsi il problema di come siano stati creati quegli indumenti. Il settore della moda, a causa dell’utilizzo di pesticidi e insetticidi, all’emissione di anidride carbonica e allo spreco di acqua, è quello che inquina maggiormente dopo quello del gas.
Per questo motivo è utile capire che ci sono molti modi per acquistare vestiario senza inquinare e proteggendo il nostro pianeta. La green fashion, attraverso i metodi di produzione ecologici, il riciclo, il vintage è, quindi, un’alternativa più che valida.
Asia Lupo