Nulla di fatto
Il nuovo governo italiano che vede il dispotico Salvini come suo leader indiscusso, per ora non ha combinato assolutamente nulla se non fare tanto rumore.
Il chiassoso fomentatore di folle in verde, quello che fino a pochissimo tempo addietro accostava i meridionali agli africani con l’intento di offendere, quello che diceva di fottersene dei giovani del mezzogiorno, dei napoletani puzzolenti, quello che prima dell’odio verso l’esodo “nero” diceva: “Bloccare l’esodo degli insegnanti precari meridionali al Nord”.
Salvini insomma, quello che si è reso conto che gli servivano anche i voti del sud ed ha cambiato lo slogan da: “prima il nord” a “prima gli italiani”, fino ad oggi si è limitato ad agitarsi ed agitare, ma senza concludere niente.
La campagna elettorale continua
La chiusura dei porti da parte del governo, è un evidentissimo e semplice esempio di inconcludenza. E’ una mossa che alza talmente tanta polvere da offuscare i problemi del paese, quelli reali, una mossa che non risponde ad alcuna domanda sul tema immigrazione, che getta fango sull’Italia, che crea fazionismo popolare e distrae, ma a conti fatti, equivale a non aver fatto niente. Le soluzioni, o più semplicemente, le proposte per affrontare un problema, sono una cosa ben diversa e impegnativa.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
La scorta di Saviano, è un altro rumoroso: “non problema” ma è più facile occuparsi della scorta dello scrittore che del motivo per il quale ha la scorta… “e bravo il ministro”.
Vogliamo parlare dell’idea di censire i Rom ? Non è necessario, è di una stupidità fuori concorso, “ma sarà mica che il Matteone nazionale ritiene gli italiani un popolo di idioti ?” il dubbio è lecito e la risposta potrebbe non piacere.
Insomma, Salvini ora che è al governo si è completamente dimenticato del: “prima gli italiani” e continua a fare la sua campagna elettorale forse in previsione di un prossimo ritorno alle urne… forse.
Dall’altra parte i cinque stelle capitanati da Di Maio si mostrano in tutta la loro totale incompetenza blaterando di buffi progetti unicornici e cercando di capire come poter mantenere almeno una delle inattuabili promesse fatte in campagna elettorale.
La gente di Salvini
La campagna d’odio elettorale del ministro leghista, quella che fa presa sulla parte peggiore del popolo italiano e spinge ogni giorno dei leoncini da tastiera a urlare rabbia, minacce e morte contro immigrati, rom, Saviano e chiunque sia contrario alle politiche di Salvini, ha mietuto la sua prima vittima.
A pagarne le spese per ora è un odontotecnico piemontese virtualmente coraggioso che twittava così: “tagliamo la gola a Saviano e Boldrini”. A poco è servito darsi alla fuga dai social e rimuovere il commento, l’ex presidente della camera Boldrini lo ha giustamente denunciato e ad inchiodarlo è stato uno screenshot.
Ora il libero professionista si trova in un bel guaio, e noi gli facciamo i nostri migliori auguri di guarigione da quella che lui stesso ha definito: “una arrabbiatura momentanea”.
Andrea Ianez