Grazie ai colleghi di AndroidPolice, siamo in grado di vedere come si presenterà (molto probabilmente) il nuovo Google Pixel XL 2. Questa rivista ritiene infatti che la fonte che ha fornito loro il render sia estremamente affidabile.
Google Pixel XL 2, detto Taimen
Specifichiamo innanzitutto di quale versione della seconda generazione della famiglia Pixel stiamo parlando. Google stava lavorando su tre dispositivi: dal più piccolo al più grande, avremmo dovuto avere Walleye, Muskie e Taimen. Sembrerebbe però che Muskie sia stato abbandonato. Oggi parleremo del più grande dei prototipi, cioè Taimen. È bene tenere presente, infatti, che “Google Pixel XL 2” è un nome usato solo per comodità. Il nome definitivo di questo dispositivo potrebbe essere questo o variare di poco (o molto). Riguardo i render, nonostante la fonte sia affidabile, AndroidPolice ci tiene a precisare che non bisogna comunque prendere questa immagine per oro colato, e il motivo è molto semplice, in realtà. Quello che vediamo dovrebbe essere il prodotto così come pensato allo stato attuale, ma questo chiaramente non impedisce eventuali modifiche successive. Ricordiamo infatti che c’è ancora del tempo: Taimen probabilmente non uscirà prima di ottobre.
Ecco cosa sappiamo
Ciò che sappiamo di questo smartphone lo si può intuire dal render e dalle fonti di XDA Developers. Sembrerebbe confermato, innanzitutto, che sarà LG a realizzare il telefono e non HTC (che invece dovrebbe occuparsi di Walleye), che dunque monterà uno schermo AMOLED da 6 pollici con aspect ratio di 2:1 (18:9) da 1440p. D’altronde avevamo già parlato della partnership tra LG e Google per i prossimi Pixel, per cui questa notizia non desta particolare sorpresa. Sul retro è presente il sensore di impronte digitali. I lati del telefono sono interattivi: “spremendoli” sarà possibile interagire con Google Assistant (v. HTC U11). Anche per questo smartphone sembra confermato l’utilizzo di un SoC Snapdragon 835, ma – come vedremo più avanti – qualche dubbio persiste. Si parla inoltre di 4 GB di RAM e un taglio da 128 GB di spazio per l’archiviazione.
Benchmark a confronto
A confonderci le idee ci pensano due benchmark (test volti a fornire degli indicatori delle prestazioni di un dispositivo) provenienti da GeekBench (11 maggio) e GFXBench (9 giugno). Nel primo caso il telefono testato mostra il nome in codice “Taimen”. In questo caso i risultati ottenuti sembrano essere abbastanza deludenti e lascerebbero pensare certamente non a uno Snapdragon 835, ma a un SoC Qualcomm quad-core di fascia media. Su questo dispositivo girerebbe direttamente Android O. Nel secondo caso, invece, si parla esplicitamente di un Google Pixel XL 2, i cui risultati sono più rassicuranti e sembrano confermare lo Snapdragon 835, anche se lo smartphone utilizzerebbe Android 7.1.
Impressioni generali
Numeri a parte, sarà interessante scoprire come si comporterà in un test hands-on. Alcune scelte potrebbero far storcere il naso ad alcuni utenti, specialmente se si pensa a quelle prese dai concorrenti (OnePlus 5, Honor 9 e il futuro Galaxy Note 8). Una sola fotocamera posteriore e 4 GB di RAM non sembrano più specifiche adatte a un top di gamma. Bisogna però chiedersi, almeno per la memoria, se sulla versione stock di Android ci sarebbe veramente bisogno di un quantitativo maggiore di RAM. Infine la grande incognita rimane il costo, vero elemento in grado di dirci se queste scelte rispondono a criteri relativi al rapporto qualità/prezzo. E voi? Siete impazienti di vederlo all’opera?
Davide Camarda