La giornata di ieri, ha visto coinvolte oltre 500 piazze italiane nella Giornata Mondiale del Diabete
Il diabete è una malattia cronica che presenta una consistente presenza di glucosio nel sangue e una relativa o assoluta assenza di insulina nell’organismo. La GMD è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia si è diffusa nel 2002 grazie a Diabete Italia.
La GMD fa parte di una necessaria campagna di sensibilizzazione e informazione pubblica. Cade ogni 14 novembre e ogni anno vengono coinvolte molte città. Nella giornata di ieri oltre 500 piazze sono state coinvolte e le azioni di volontariato sono molte centinaia.
Si è trattato di molti stand sparsi per le piazze italiane. Alcuni di questi, attraverso dei test, hanno innestato il dubbio del rischio e per questo in molti si sono sottoposti gratuitamente ad altri test di natura medica nelle apposite strutture sanitarie.
La settimana di prevenzione negli ospedali italiani si è protratta dal 7 al 14 novembre e i visitatori/pazienti sono stati veramente tanti. Questo è accaduto perché la conoscenza dei numeri fa paura. Si parla di 3 milioni e 700 mila persone affette da diabete e si pensa che a un altro milione possa non essere ancora stata diagnosticata la malattia.
Secondo le previsioni nel 2030 questa sorta di epidemia porterà a oltre 5 milioni di diagnosi. Numeri da capogiro che portano l’attenzione sulla prevenzione. Lo slogan di quest’anno è stato “Occhi sul diabete” nella speranza che questa prevenzione possa realmente realizzarsi.
In occasione della GMD è stato anche reso noto un decalogo per “tenere d’occhio” il diabete: dieta corretta (per la maggiore quella mediterranea); mantenere un giusto peso; fare la scorta di fibre; assumere vitamine C e K; attività fisica; esami sanguigni; controlli periodici; attenzione ai sintomi; non eccedere con i carboidrati; informazione generale e particolare.
Prevenzione e cura sono indispensabili e la GMD aiuta ogni anno ad avere una sempre maggiore consapevolezza.
Maria Giovanna Campagna