Londra come uno zoo: Banksy sta disegnando degli animali per le strade della capitale inglese

gli animali di Banksy

Contestualmente alle proteste razziali e alle contro-proteste antirazziali, Londra sta vivendo una settimana artistica: gli animali di Banksy hanno infatti “invaso” la città. Lo street artist di Bristol ha disegnato una capra, due elefanti, tre scimpanzè, un lupo rubato davanti agli occhi dei passanti increduli (lasciando il dubbio che il furto stesso dell’opera sia parte della performance), un gatto e una leonessa incatenata per le strade della capitale inglese. Le motivazioni sul perché Banksy abbia scelto di rappresentare degli animali nelle sue nuove installazioni restano un’incognita, anche se uno dei tratti distintivi dello street artist è proprio quello di accostare i comportamenti delle persone a quelli degli animali. Pensando anche al senso umanitario che contraddistingue l’artista, quasi sicuramente lo zoo urbano di Banksy è collegato alle proteste mosse dall’odio razziale che stanno destando molta preoccupazione in Gran Bretagna.

Le proteste in Gran Bretagna alimentate dall’odio e dalle fake news

Tutto ha inizio il 29 luglio a Southport, a nord di Liverpool, precisamente in un centro frequentato da mamme e bambini, l’Hart Space, quando un 17enne originario del Ruanda ha accoltellato le persone presenti e ha ucciso tre bimbe, una di 6, una di 7 e una di 9 anni. Il giovane è stato arrestato subito dopo l’attentato. Essendo minorenne, l’identità del ragazzo non è stata immediatamente divulgata, ma, complici anche le fake news, l’attentato ha portato ad una marcia dallo sfondo razziale verso una moschea. Come una macchia d’olio, l’odio si è sparso in tutta l’Inghilterra, portando con sé violenza e disordini.

Parallelamente a questa ondata di proteste sono state avviate delle contromanifestazioni antirazziste, con migliaia di cittadini britannici che hanno creato una barriera contro i gruppi di estrema destra, promotori delle proteste a sfondo razziale. Ad Aldershot la polizia ha dovuto proteggere gli estremisti poiché di numero decisamente inferiore rispetto ai manifestanti antirazzisti. In questo contesto, sono spuntati gli animali di Banksy: sin dalle sue prime opere, lo street artist associa gli animali alle persone. Celeberrimi sono i topi di fogna, che per Banksy rappresentano l’homo consumens, l’abitante della città che vive la sua vita in trappola, nel degrado e circondato dal pattume.



Perché gli animali di Banksy hanno “invaso” Londra: i motivi umanitari dietro la settimana dello zoo urbano

L’attitudine umanitaria di Banksy non è una novità, dato che possiede persino una nave di salvataggio che soccorre i migranti in pericolo nelle acque del Mediterraneo, la Louise Michel. Le sue opere d’arte sono una continua denuncia nei confronti dell’oppressione e delle ingiustizie che milioni di persone in tutto il mondo. Ogni volta che succede qualcosa di estremamente grave, come nel caso dell’invasione russa, Banksy crea un’opera d’arte. Quello dello street artist è un flusso creativo fortemente legato agli eventi della società e attraverso le sue installazioni Banksy ha sempre cercato di minare l’indifferenza delle persone verso la realtà che le circonda.

Non a caso nelle foto delle installazioni pubblicate sul profilo Instagram riconducibile all’artista compaiono dei passanti che sembrano restare impassibile di fronte agli animali di Banksy. Forse tale scelta è solo l’ennesima provocazione dell’artista, ma il collegamento dello zoo urbano con le proteste a sfondo razziale sembra evidente perché il clima d’odio che sta attraversando la Gran Bretagna sta destando molta preoccupazione in quei cittadini che sognano un futuro libero e democratico invece della violenza, dell’odio e della coercizione.

Banksy si è sempre distinto per la sua lotta umanitaria, investe costantemente le sue risorse artistiche ed economiche per agevolare una presa di coscienza collettiva, per favorire una ribellione pacifica volta ad una reale evoluzione della società. Sicuramente, assistere alle oltre 100 proteste mosse dall’odio e dalle fake news deve aver scatenato nello street artist una forte spinta creativa, dato che ha deciso di produrre opere d’arte per tutta la settimana. Adesso non resta che attendere l’ultimo animale, sperando che il meraviglioso contributo di Banksy possa favorire una riflessione anche a chi si comporta come un animale in uno zoo, incattivito e in catene, soprattutto mentalmente.

 

Aurora Colantonio

 

 

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