Giustizia e vendetta: “giuste”, sbagliate o…?

Giustizia e vendetta

Giustizia e vendetta: la vendetta è giustizia? La giustizia legale è vendetta? La vendetta e la giustizia sono “giuste” o sbagliate?

Giustizia
1 Principio morale, virtù, consistente nel dare a ciascuno il dovuto, nel giudicare con equità; equa ripartizione dei beni e, in partic., abolizione di ogni forma di sfruttamento;
2 Azione volta a realizzare o a ripristinare la g., non ricorrere all’autorità giudiziaria, ma alla vendetta personale | g. sommaria, condanna severa e sbrigativa in assenza di un regolare processo;
3 Attuazione delle norme giuridiche, potere di sancire i comportamenti illeciti da parte dell’autorità giudiziaria; l’autorità giudiziaria stessa;
4 estens. Corrispondenza di un’azione alla norma morale e giuridica o alla realtà della cosa;
5 teol. Una delle quattro virtù cardinali.

Vendetta
1 Danno morale o materiale inferto ad altri quale ritorsione per offese o danni precedentemente subiti;
2 Punizione, intesa perlopiù come giusto castigo divino.

Definizioni dal dizionario italiano del Corriere della Sera

Il tema della giustizia e della vendetta è un argomento molto delicato e al tempo stesso interessante da trattare, soprattutto facendo notare che nella definizione sopra riportata di giustizia, al punto due, ritroviamo la vendetta personale intesa come giustizia.

Ma iniziando con una premessa vorrei dire che la vendetta solitamente porta a un ciclo senza fine, perché spesso chi si vendica con qualcuno vedrà quel qualcuno vendicarsi a sua volta fino a che uno dei due non soffrirà così tanto da voler dire basta a questo ciclo infausto di violenza e vendetta.

Tuttavia siamo spesso portati a pensare che la vendetta sia “giusta”: se veniamo traditi da un partner potremmo ad esempio pensare che sia nostro diritto tradire a nostra volta, e molte persone infatti tradiscono a loro volta. Ma, cosa accadrebbe se poi la persona che ci ha tradito ci tradisse ancora “peggio” di prima facendoci soffrire anche a noi “peggio” di prima? Questo è quello che dovremmo sempre tenere a mente quando consideriamo la vendetta.

La vendetta può essere considerata come una forma di giustizia un po’ estrema ma sicuramente non andrebbe sempre difesa per i motivi sopra riportati.

Ma se invece si parlasse di vendetta relativamente ad attentati omicidi o ad omicidi?

Ecco questo mi pare anche più interessante visto che si potrebbe anche fare un collegamento alla pena di morte degli Stati Uniti —infatti se una persona uccide un’altra persona e una persona della sua famiglia decide di vendicarla e di uccidere l’omicida, si potrebbe paragonare alla pena di morte Americana che uccide chi prima ha ucciso.

Personalmente non mi sentirei di dare un giudizio e giudicare se la vendetta possa essere considerata sbagliata o “giusta”.

Perché probabilmente non me la sentirei neanche di giudicare i sentimenti, le emozioni e i pensieri che provano le persone che hanno subito la perdita di una persona cara.

Tuttavia, essendo pacifista e contraria alla violenza, vorrei promuovere una diversa via per avere giustizia, una via legale se almeno fosse possibile, e possibilmente senza pena di morte.

Penso infatti che la migliore giustizia sia quella ottenuta per via legale in tribunale (ovviamente se fosse una giustizia “giusta”).

Infatti, gli omicidi così come altri crimini sono comunque puniti, sia che siano di vendetta che non.




Quindi cercare vendetta in modo illegale o criminale poi danneggerebbe già la persona che vuole vendicarsi in principio.

E oltretutto chi crede nella spiritualità e nel karma (ad esempio nel Buddismo o Induismo) potrebbe pensare di non aver bisogno di vendicarsi se la persona fosse punita senza “l’aiuto” di nessuno.

Interessante poi come spunto sarebbe quello di vedere la giustizia ottenuta tramite il tribunale come una sorta di “vendetta”: una vendetta legale e si spera, “giusta”.

Quindi possiamo dire che la giustizia sia vendetta e che la vendetta sia giustizia? Possiamo dire che la giustizia sia “giusta” o che la vendetta sia “giusta” o “sbagliata”?

Ni: si e no.

Come qualunque altra cosa, non esiste solo il bianco e nero e quindi il confine tra giustizia e vendetta, giusto e sbagliato, potrebbe semplicemente essere considerato come una linea sottile (di separazione).

Giada Vezzosi

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