Non sembra avere fine l’enorme polemica sul decreto Lorenzin e sulle imminenti novità riguardanti l’obbligo vaccinale per le scuole dell’obbligo. Gli anti-vaccinisti, o più comunemente no-vax, sono insorti e hanno organizzato decine di proteste in tutta Italia nelle ultime settimane.
Ma stavolta a prendere la parola è stato un esperto del settore. Il presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani ha voluto chiarire alcuni aspetti sul decreto vaccini sui quali sono state dette tante inesattezze e falsità. In particolare, si è scagliato contro le campagne di “disinformazione” attuate dai no-vax, le quali sarebbero spinte in realtà da enormi interessi economici. Motivo per cui Villani ha affermato con forza
“I genitori tornino a parlare con i medici, anziché affidarsi alle menzogne dei no-vax”.
Ma quali sarebbero questi interessi economici? Lo ha spiegato senza mezzi termini Alberto Villani, fornendo anche alcuni chiarimenti sulle preoccupazioni di tanti genitori riguardo le vaccinazioni obbligatorie.
“Giro di soldi vergognoso dietro gli anti-vaccinisti”: la denuncia di Villani contro i no-vax
Alberto Villani, presidente della SIP e responsabile dell’unità di pediatria e malattie infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, ha sottolineato che i no-vax stanno tentando di influenzare l’opinione pubblica attraverso delle menzogne. In questo caso, però, c’è in ballo la salute di un intero Paese.
Ecco perché Villani ha voluto alcune delle questioni che più hanno destato preoccupazione nei genitori italiani. Prima di tutto, le vaccinazioni obbligatorie saranno 12 soltanto per i nati nel 2017. Per i nati tra il 2001 e il 2012 saranno 9, per nati tra il 2012 e il 2016 saranno 10. In ognuno di questi casi, i vaccini non verranno effettuati tutti insieme. Si tratterà in totale di quattro iniezioni, che saranno comunque scaglionate nel tempo. Villani ci tiene però a sottolineare che, se anche i vaccini fossero effettuati tutti insieme, ciò non comporterebbe alcun rischio per la salute del bambino.
Per poter iscrivere e far frequentare la scuola ai propri figli, i genitori dovranno informare l’istituto scolastico sullo stato vaccinale del bambino. Nel caso di vaccini mancanti, dovranno inoltre spiegare come e quando intendono regolarizzare la situazione. Un ruolo fondamentale in questo ambito lo avranno le Asl. Queste avranno infatti il compito di organizzare colloqui e fornire tutte le informazioni necessarie ai genitori, al fine di agevolarne il percorso vaccinale.
“I medici torneranno a parlare con i genitori, in maniera onesta e senza diffondere bugie. I pazienti non dovranno più affidarsi a Internet e alle menzogne degli anti-vaccinisti, attorno ai quali girano molti molti soldi. Da una parte ci sono i genitori in buona fede, dall’altra gli anti-vaccinisti che approfittano di famiglie in difficoltà, magari con un bambino con una malattia neuromuscolare, facendo fare esami inutili e innescando l’illusione di risarcimenti. È un giro di soldi vergognoso”.
Queste le parole di Alberto Villani sulle violente e aggressive campagne no-vax degli ultimi anni. In questo modo, infatti, i no-vax avrebbero convinto le famiglie di bambini con situazioni particolari, che la responsabilità dell’insorgere di una determinata malattia sia appunto dei vaccini. In tal modo innescano poi un meccanismo che porta i genitori a sottoporre i propri figli a costosissimi esami clinici, illudendosi di poter ottenere in futuro un qualche risarcimento.
Ma la sua critica è rivolta anche ai metodi attraverso le quali le persone si informano. Sempre più spesso, infatti, si preferisce cercare su Google piuttosto che rivolgersi ad un esperto, in questo caso un medico. Per Villani, la perdita di autorevolezza della categoria dei medici è dovuta anche alla magistratura che ha erroneamente collegato i vaccini all’insorgenza di alcune malattie, senza avere delle prove concrete.
Ma ciò che i no-vax fanno è doppiamente scorretto, poiché pretendono di informare, ma omettendo dei dettagli fondamentali. In particolare quelli sui reali rischi dei vaccini. Come tutti i farmaci, questi hanno delle controindicazioni, ma le probabilità che si verifichino sono 1 su 10 milioni. Si parla tanto di reazioni avverse, scatenando i giustificati timori dei genitori. Ciò che non viene detto, però, è che le reazioni avverse in Italia sono state 4 negli ultimi vent’anni.