“Cosa vuoi che succeda? Tranquilli”
Siamo stati tutti giovinelli, qualcuno lo è ancora ed altri sono prossimi ad esserlo; c’è un’età dove si pensa che tutto sia concesso, mente e corpo ad ogni richiesta rispondono sempre e solo SI. A chi non è mai capitato di organizzare, in totale segretezza dai genitori o fratelli maggiori, qualche innoqua bravata? E’ ovvio che ognuna di queste ha un peso diverso, sia a livello penale che morale, finchè si tratta di fumare qualche sigaretta al parco o fare qualche scherzo di cattivo gusto è un conto, mentre se si “esce dal seminato” si rischiano sanzioni.
Vi riportiamo un episodio accaduto recentemente in una provincia veneta. Tre ragazzi residenti in zona, sono riusciti ad intrufolarsi all’interno di un impianto sportivo grazie ad una finestra lasciata involontariamente aperta, grazie a qualche bollicina alcolica di troppo i giovani non hanno pensato due volte a cogliere l’occasione di compiere una bravata;
I 3, ciclisti dilettanti di una nota società, sono stati prontamente bloccati dai carabinieri, allarmati dal vicinato, dato che risultavano rumorosi e a bordo di un auto giunta al campo sportivo non proprio ad un orario in cui vi è dell’attività. Le forza dell’ordine hanno colto in flagrante i giovani che non hanno fatto resistenza alle manette.
Il trio proveniente da giornate condite da vittorie personali nel campo ciclistico, si sono lasciati andare nei festeggiamenti sorseggiando qualche birra di troppo; a parte ciò la refurtiva,di circa 600 euro, era composta da palloni, pettorine, ghiaccio spray ed istantaneo, maglie, pantaloncini, acqua ossigenata e cerotti. I ragazzi hanno affermato che non vi è era nessun motivo alla base del saccheggio, la pattuglia constatato che non vi fosse movente ha portato gli atleti in commissariato; successivamente sono stati concessi i domiciliari e verranno processati per direttissima. Oltre il penale ora subiranno pesanti conseguenze dalla squadra di cui fanno parte, il quale in un comunicato conferma che a livello professionale sono state imposte sanzioni.
In fin dei conti si pensa sempre di farla franca, basta un gruppo di amici di cui un paio possiedano la “testa calda” e la bravata è dietro l’angolo. Alcuni di voi staranno pensando a tutte quelle volte che siete sfuggiti alle ciabatte tirate da mamma e a tutte quelle ragazzate del quale non sono a conoscenza; Riaffiorano nella mente gli spaventi fatti ai passanti, ai petardi fatti scoppiare o a quelle volte che tornati da una lunga serata, si andava a prendere qualche panino dal furgoncino del panettiere che puntualmente era aperto; troppo invitante.
Con questo non dico che sia giustificato e giusto organizzare la bravata, però come accennavamo prima occorre sempre pesare ciò che si fa, ma soprattutto essere coscienti delle conseguenze a cui si va incontro nel caso si venga completamente SGAMATI!
Aleo Sebastiano