Anche quest’anno, il 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo. Si tratta di un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione inserita all’interno del Piano Nazionale che ha l’obbiettivo di contrastare un fenomeno che sta assumendo sempre più i contorni di una piaga sociale.
Tutti uniti contro i bulli, non solo in classe…
La seconda edizione della Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo ricorre il giorno successivo al Safer Internet Day, dedicato alla sicurezza sul web in generale. Il collegamento tra la sicurezza in rete e la lotta al bullismo è oramai vitale. Infatti, da tempo i bulli hanno cominciato a perseguitare le proprie vittime attraverso i social. Oggi il mondo social è al centro della vita degli adolescenti e, oltre agli atti intenzionali di cyberbullismo, vengono spesso adottati comportamenti irrispettosi o scorretti. Secondo dati dell’Università di Firenze, diffusi nel 2017 su 1.775 studenti intervistati tra gli 11 e i 19 anni: il 40% trascorre più di 5 ore online. Ma ecco un dato più allarmante : il 29 % ha approvato un post che insultava o criticava aspramente un coetaneo. Inoltre, il 28% dei ragazzi ha insultato in rete, dichiarando tuttavia che avrebbe agito diversamente in un’interazione faccia a faccia.
Insomma, la strada da fare è ancora lunga ma sempre più voci si levano contro il bullismo.
Sono molte le iniziative di sensibilizzazione aderiscono, in tutta Italia, al fronte anti-bulli. La Ministra Fedeli ha annunciato l’attuazione di un tavolo tecnico inter-istituzionale, insediato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dal MIUR, per implementare il Piano Nazionale. Le azioni di contrasto e prevenzione prevedono anche la collaborazione di Polizia Postale e Polizia di Stato.
Inoltre, nelle scuole di tutte le città italiane si moltiplicano eventi e convegni uniti dal Nodo Blu, simbolo di questa Giornata Nazionale
Esempi virtuosi che incoraggiano
Inoltre, a sottolineare ancora una volta che la realizzazione personale non dipende dal giudizio degli altri ma dalla propria determinazione, arrivano le testimonianze di ex vittime, trasformatesi in VIP del mondo dello spettacolo.
Ecco alcuni casi interessanti.
Ed Sheeran, noto e apprezzatissimo cantante, fu vittima di bullismo a causa del suo aspetto fisico, considerato strambo, e della balbuzie. E’ stata proprio la musica a guarire il giovane Ed dai suoi problemi di articolazione.
Un altro importante esempio è quello del rapper Eminem che ha vissuto un’infanzia estremamente problematica. Il padre l’aveva abbandonato poco dopo la nascita, riducendo madre e figlio allo stato di povertà assoluta. Eminem si ritrova a vagabondare per gli Stati Uniti con la madre, finendo per vivere in roulotte. Cambiando spesso scuola, non si integra facilmente ed è il bersaglio di intimidazioni di vario genere. In particolare, l’aggressione di un bullo arriverà a provocargli un’emorragia celebrale.
Queste esperienze, col tempo entrano nei suoi testi rap, dove il cantante sfoga la sua rabbia. Le canzoni che gli permetteranno di affermarsi come star del rap mondiale sono il suo principale strumento di rivalsa. Interessante notare come sarà proprio Ed Sheeran ad usare i suoi brani come fonte di ispirazione per combattere i propri bulli.
Potete trovare altre interessanti storie di questo genere su Scuolazoo alla sezione “Sfigati: born this Way” e sul Corriere della Sera.
Per concludere alcuni consigli: accettate le vostre imperfezioni, sapendo che il bullo è in realtà un debole che vuole attirare l’attenzione in modo stupido e violento. Non dategliela vinta!
Gessica Liberti