Il 20 giugno è la giornata mondiale del rifugiato. Una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 in occasione del 50° anniversario della Convenzione di Ginevra. Gli eventi celebrativi che avranno luogo in tutt’Italia, sono tanti e tutti da scoprire. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di avvicinarci al senso più profondo di questa giornata.
Prima di focalizzare l’attenzione sulle celebrazioni previste per la giornata mondiale del rifugiato 2019, una doverosa premessa su chi ha il diritto al riconoscimento dello status. Il rifugiato è:
Chiunque nel giustificato timore d’essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato
– art. 1 Convenzione di Ginevra –
Nei paesi che hanno ratificato la Convenzione – compresa l’Italia – ai rifugiati sono riconosciuti una serie di diritti. Primo fra tutti: il diritto di asilo. L’intera Convezione di Ginevra è un vero e proprio inno ai diritti umani. Il fondamento dello status di rifugiato in effetti risiede proprio nella ripetuta violazione degli stessi perpetrata dai paesi di origine. A Ginevra, la comunità internazionale ha scelto di dire no all’indifferenza di fronte alla negazione delle libertà più fondamentali dell’uomo. A prescindere dalla sua nazionalità. Leggendo questa pagina di storia, è davvero difficile non avvertire un profondo senso di orgoglio.
Dalla Convenzione di Ginevra alla diffidenza dei nostri giorni
Bisogna ammettere però che risulta spesso difficile darsi motivo di essere orgogliosi di sé nella quotidianità. Soprattutto in questa Italia in cui il partito che fa dell’accoglienza la più pericolosa delle minacce è ai massimi storici. Si finisce per concepire rifugiati – e gli immigrati in genere – come un mucchio di persone che creano solo problemi. In balia della propria diffidenza, si desidera soltanto che diventino il cruccio di qualcun altro. Accade a tutti di farsi corrompere dall’odio, non solo ai peggiori di noi. Proprio per questo motivo la giornata mondiale dell’immigrato è un’occasione preziosa, oggi più che mai.
Gli eventi organizzati in Italia in occasione della giornata mondiale del rifugiato sono numerosi e avranno luogo in diverse città. Informarsi è importante, partecipare lo è ancora di più. Non solo perché gli eventi in questione rappresentano un modo per vederci più chiaro rispetto all’effettivo numero di rifugiati presenti nel nostro territorio e alle loro tragiche storie. Ma anche perché non esiste ricchezza più grande dell’humanitas, e queste celebrazioni vengono organizzate proprio al fine di restituirci questa ricchezza.
Gli eventi organizzati in Italia nella giornata mondiale del rifugiato
A Roma, nell’ambito del festival Villa Ada Incontra il Mondo, si terrà un concerto davvero speciale per la giornata mondiale del rifugiato. Il 20 giugno, a partire dalle 21, si esibiranno sul palco di Villa Ada l’Orchestra dei Braccianti e Nada. La serata è stata organizzata in collaborazione con UNCHR – Agenzia Onu impegnata nella difesa dei diritti umani – che sarà presente all’evento per portare avanti la sua opera di sensibilizzazione. Lo spettacolo musicale sarà inoltre preceduto da un dibattito pubblico cui parteciperanno Carlotta Sami (portavoce dell’UNCHR) e Mimmo Lucano (ex sindaco di Riace). Una serata da non perdere. Tutta dedicata alla cultura dell’integrazione e all’intrattenimento.
A Bologna è prevista la proiezione del film- documentario Dove Bisogna Stare alle 20:30 presso il cinema Galliera . Documentario che narra dell’influenza del fenomeno dell’immigrazione sulla vita di quattro donne. A Torino, il Museo Egizio ospiterà per l’intera giornata conferenze e dibattiti di approfondimento sul tema dell’integrazione e dell’accoglienza. Nella città di Milano avrà luogo l’inaugurazione di una mostra artistica interamente realizzata da rifugiati e richiedenti asilo presso la Biblioteca Gallaratese. Mentre a Cremona –ore 21.00, chiesa del Foppone – si terrà lo spettacolo teatrale ANCHE TU – storie di supereroi –, liberamente tratto dal libro anche Superman era un rifugiato di AA.VV. – Piemme editore -. E si tratta tratta solo di alcuni esempi. Come anticipato infatti, UNHCR ha organizzato eventi e concerti in tutta Italia per celebrare i tanti rifugiati che abbiamo l’onore e il dovere di aiutare.
Un pizzico di compassione in più (per i rifugiati e non solo)
Non va dimenticato comunque che il fenomeno dell’immigrazione in Italia non riguarda soltanto soggetti che si qualificano come rifugiati. Ma, d’altro canto, non soltanto coloro che chiamiamo rifugiati fuggono da una vita dura per andare in cerca di un futuro migliore. Ci si augura dunque che la giornata mondiale del rifugiato possa restituirci un sentimento di compassione da rivolgere a tutti gli uomini e le donne che hanno bisogno di accoglienza, a prescindere dal loro status.