Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia: a Taranto il sindaco è costretto a chiudere le scuole a causa del vento che sposta le polveri minerali
Bambini e adolescenti oggi, nella Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, avrebbero partecipato alla marcia organizzata in questa occasione
Siamo a Taranto. Il quartiere di Tamburi ha paura del vento ogni giorno. Quando soffia forte, tutti si chiudono in casa, barricano le finestre e non escono fino a quando il vento non cessa del tutto. Per quale motivo? Domanda spontanea la cui unica risposta è rintracciabile nella pericolosità dell’inquinamento dell’aria e del terreno.
Arpa e Asl contro polveri minerali e sostanze altamente pericolose
Il quartiere Tamburi è uno dei quartieri di Taranto, tuttavia non è come tutti gli altri. Quando il vento soffia da nord-ovest, il sindaco Rinaldo Melucci è costretto a chiudere le scuole. Tutto ciò è successo anche oggi, Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, perché è proprio un wind day.
Il paradosso delle scuole chiuse in una giornata così importante per i diritti dei più piccoli, dimostra quanto siano gravi le conseguenze della noncuranza.
L’Ilva è lo stabilimento industriale più grande in Europa per la lavorazione dell’acciaio. È situato proprio nel quartiere Tamburi, non molto lontano dalle scuole che giornalmente bambini e ragazzi frequentano. 18.000 abitanti soltanto di quel quartiere, oggi chiedono la chiusura dell’impianto e la bonifica di un territorio ormai malato.
L’inquinamento atmosferico nei giorni ventosi è pari a 50 nanogrammi al metro cubo di Pm10, sostanza gravemente pericolosa per la salute umana. Nella normalità, la presenza è pari a 25 nanogrammi al metro cubo. Nelle giornate considerate a tasso di inquinamento basso, ossia tra i 12 e i 18 nanogrammi di Pm10 al metro cubo, le famiglie possono spalancare le finestre e portare i propri bambini al parco.
Oggi, a Tamburi le scuole sono rimaste chiuse a causa del forte vento. Bambini e ragazzi avrebbero voluto partecipare alla marcia dedicata alla Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia ma anche questo diritto gli è stato negato a causa di chi ha deciso di costruire un impianto di tali dimensioni in città e a causa di chi, noncurante, continua a produrre.