Giornata Mondiale della Contraccezione: la pillola compie 60 anni!

Giornata Mondiale della Contraccezione

La Giornata Mondiale della Contraccezione si celebra oggi, 26 settembre. Un traguardo sofferto, una vera e propria conquista, raggiunta dopo anni di accesi dibattiti e resistenze.

La pillola contraccettiva o anticoncezionale è uno tra i dispositivi medici a contenuto ormonale più conosciuti e utilizzati per prevenire il concepimento.

Comparve sugli scaffali delle farmacie americane nel lontano maggio 1960 e divenne, da quel momento in poi, quasi un simbolo dell’emancipazione femminile.

Cenni storici

Le iniziatrici furono due donne americane: Margaret Louise Higgins Sanger – infermiera ed educatrice sessuale – e Katharine Dexter McCormick – suffragetta e attivista.

Le due donne affidarono il progetto di realizzazione del contraccettivo orale al biochimico Gregory Pincus e al ginecologo John Rock.

Fu una vera rivoluzione.

Tuttavia, dal momento della sua comparsa al giorno in cui venne istituita la Giornata Mondiale della Contraccezione la strada fu lunga e tortuosa.

Infatti, la pillola arrivò in Europa nel 1961, ma fu accessibile in Italia soltanto a partire dal 1976. Tuttavia, non mancarono resistenze, interrogativi etici e battaglie morali. Molti erano i sostenitori di questo nuovo contraccettivo orale, che consentiva di proteggersi da gravidanze indesiderate, ma altrettanti erano coloro che si mostravano diffidenti o addirittura contrari nei confronti di questo nuovo mezzo.

Il tema della contraccezione è sempre stato vivo e presente nella storia evolutiva dell’uomo, anche se non apertamente.

Tra i documenti più antichi che raccolgono informazioni sul tema, compare il preziosissimo Papiro di Kahun.

Il Papiro di Kahun ci riporta nell’Antico Egitto, nel 1900 a.C. circa, quando il metodo di contraccezione più utilizzato consisteva nel mescolare escrementi di coccodrillo con miele, utilizzando il composto come un moderno diaframma.

Anche il Papiro di Erbes descrive una tecnica interessante, ossia l’utilizzo di un tampone fatto di garza o di mollica di pane, imbevuto di acacia, miele e carbonato di sodio. Un trattamento, questo, basato evidenze scientifiche. Infatti, l’acacia è un ottimo produttore acido lattico, un efficace spermicida naturale.

Nell’Antica Grecia, anche le piante venivano ampiamente usate nella contraccezione: salice, melograno, palma da dattero…

Nel complesso, la storia della contraccezione affonda le proprie radici in un passato remoto, al centro delle migliori pratiche di medicina di ogni grande civiltà.

Oggi

A raccontare la storia della contraccezione e a delinearne gli sviluppi è anche il MUVS, museo nato a Vienna nel 2003, che si propone di rendere le giovani generazioni – e non solo – più consapevoli, rendendoli “sessualmente responsabili”.

Perfettamente in linea con le volontà dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, quando istituì la Giornata Mondiale della Contraccezione, i cui scopi vogliono essere:



“Migliorare la consapevolezza intorno ai metodi contraccettivi e aiutare le persone giovani a fare scelte responsabili riguardo la loro salute sessuale e riproduttiva”

Ecco che questa giornata diventa occasione di riflessione per un’Italia in cui ben il 78,3% dei giovani tra i 18 e i 40 anni ha abitualmente rapporti non protetti (Rapporto Censis-Bayer 2019).

Un tempo per ragionare e prendere sempre più consapevolezza della strada percorsa, grazie alla quale, oggi, giovani donne possono scegliere in piena libertà il proprio progetto di vita.

Giorgia Battaglia

 

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