Giornata della Terra 2024: pensare globale o agire locale?

Un appuntamento di riflessione e consapevolezza ambientale

Giornata della Terra 2024

Ogni anno il 22 aprile si celebra l’Earth Day, ovvero la Giornata della Terra, riconosciuta dalle Nazioni Unite e la cui prima edizione ha avuto luogo nel 1970. L’evento intende coinvolgere il maggior numero possibile di nazioni, con la partecipazione attuale di 193 Paesi.

L’importanza della Giornata della Terra

Nata come movimento universitario ed ecologista, questa ricorrenza affonda le radici nel 1962 con la pubblicazione del libro – manifesto antesignano del movimento ambientalista – “Primavera silenziosa” della biologa statunitense Rachel Carson, ma la paternità della giornata si deve al senatore americano Gaylord Nelson, che nello stesso anno rimase sconvolto dal disastro naturale che colpì la costa di Santa Barbara in California e da cui nacque l’idea di istituire una giornata dedicata alla sensibilizzazione ambientale. A distanza di anni la Giornata della Terra è diventata negli anni un evento civico e appuntamento importante, catalizzatore per la consapevolezza e per l’azione a livello globale.

Il tema di quest’anno per la Giornata della Terra, «Planet vs Plastic» (Pianeta contro Plastica), mette in evidenza una delle sfide più pressanti che l’umanità deve affrontare: il dilagante problema dell’inquinamento da plastica, minaccia crescente per la salute del nostro ecosistema. La plastica danneggia la vita marina, inquinando le risorse idriche e compromettendo l’equilibrio ecologico, e al contempo coinvolge anche la terraferma, in quanto i rifiuti di plastica inquinano i fiumi, i laghi e le terre agricole, compromettendo la salute umana e danneggiando la biodiversità.

Il cambiamento climatico e l’Agenda 2030 come soluzione

In un’epoca in cui le sfide ambientali sono sempre più urgenti, è difatti opportuno tenere presente che negli ultimi decenni sono stati osservati numerosi e preoccupanti cambiamenti a livello climatico, con manifestazioni sempre più frequenti e conseguenze devastanti, per lo più determinati dall’attività umana sull’ecosistema naturale: parliamo di aumento della temperatura media globale, effetto serra, scioglimento dei ghiacciai, crisi idrica, modifica dei regimi di precipitazioni, perdita della biodiversità.

La Giornata della Terra diviene perciò un momento per riflettere sul nostro rapporto con il pianeta e per rinnovare l’impegno verso un futuro più sostenibile: quando si parla di sostenibilità, questa è da intendere come il principio base dello sviluppo in tutte le sue sfumature e nelle sue sfere ambientale, economica e sociale.

Tra i più importanti programmi d’azione ad oggi in atto a riguardo, nuovo quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile offre una visione integrata dello sviluppo economico, attraverso strategie multisettoriali; sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia, si tratta di un documento unico e rivoluzionario, punto di arrivo e di partenza, strumento indivisibile che non riguarda solo Terra, ma tutte le componenti sociali della vita dell’uomo su di essa, attraverso scelte strategiche e impegno collettivo.

Gli obiettivi dell’Agenda 2030

Il programma definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile tesi a individuare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l’eradicazione della povertà, la lotta ai cambiamenti climatici, le crisi sanitarie, le disuguaglianze e le discriminazioni nei confronti di migranti, persone vulnerabili, donne, minoranze etniche o religiose e comunità LGBTQIA+.

Alla base vi sono le idee di universalità e cooperazione globale tra Paesi, movimenti e persone, da attuare per il raggiungimento di un futuro più giusto, equo e sostenibile, attraverso un’analisi intersezionale e multisettoriale che non lasci indietro nessunə.

Ognuno e ognuna di noi ha un ruolo da svolgere nella protezione del nostro pianeta. Dalle piccole azioni quotidiane, come ridurre l’uso di plastica monouso e risparmiare energia, alle grandi iniziative di sensibilizzazione e attivismo, tutti possiamo contribuire a fare la differenza.

Certo è che uno dei problemi più attuali nella comunicazione dell’emergenza climatica è la perpetua associazione tra ambientalismo e consumismo individuale, ignorando il fatto che questa situazione sia la diretta conseguenza di un modello produttivo insostenibile su lungo termine, che preleva dal pianeta le risorse e non dà loro il tempo di rigenerarsi.

Questa è molto rivolta ai singoli con ordinanze anti spreco, buone pratiche da adottare; mentre ai singoli viene chiesto di rivoluzionare, migliorare, sminuire i propri impatti tramite sacrifici – tra senso di colpa e impotenza –, alle aziende che fanno grande uso di questa risorsa è concesso di continuare a seguire un business model atto alla produzione, per vendere sempre in più e ovunque, così rincorrendo la contraddizione di una crescita insostenibile, senza limiti.

La Giornata della Terra richiama alla responsabilità collettiva

Quello di cui noi abbiamo bisogno è sicuramente una riduzione della pressione antropica e di rivedere il modello di produzione e sviluppo che continua a puntare su una crescita infinita in un pianeta che invece di limiti ne ha.

Seppur sia vero che ogni individuo può certamente contribuire a mitigare gli effetti della crisi climatica attraverso le proprie scelte di consumo e comportamenti quotidiani, questo non dovrebbe essere l’unico obiettivo delle politiche e delle iniziative volte ad affrontare la crisi ambientale. Tutti i livelli di governo, le aziende, le organizzazioni e i singoli cittadini si devono assumere la responsabilità di agire in modo sostenibile e di promuovere un uso responsabile delle risorse naturali. La crisi ambientale richiede un approccio sistemico e coordinato, che includa politiche pubbliche efficaci, cambiamenti strutturali nella produzione e nell’uso delle risorse, investimenti in tecnologie pulite e rinnovabili e la promozione di una cultura dell’ecosostenibilità.

È importante che vengano adottate misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per adattarsi ai cambiamenti già in atto, attraverso un approccio globale e cooperativo per affrontare la crisi, affinché la Giornata della Terra non sia solo una giornata, ma un richiamo globale all’azione che dovrebbe ispirare e guidare il nostro impegno per l’ambiente ogni giorno dell’anno, per garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta e a tutte le forme di vita che lo abitano.

Sofia Maratheas

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