Il 10 maggio del 2012 il Parlamento Europeo ha istituito la Giornata dei Giusti su proposta di Gariwo, network ideato dall’intellettuale Gabriele Nissim (Gariwo è la sigla di Gardens of the Righteous Worldwide). Questa ricorrenza è stata creata per celebrare quanti si sono spesi per la difesa dell’umanità nei genocidi.
“Coloro che durante i genocidi e i totalitarismi, nelle persecuzioni in tutto il mondo, hanno cercato di difendere la dignità e i diritti umani, possiamo chiamarli Giusti”.
Viene celebrata ogni anno il 6 marzo e, dopo il via libera del 7 dicembre 2017 del Senato, in Italia è divenuta “solennità civile”.
Giornata dei Giusti dell’Umanità del 2018
In particolare, per l’edizione di quest’anno si è scelto come tema: “I Giusti dell’accoglienza. Oltre i confini per abbattere i muri”. Per questo motivo, al Giardino della Commemorazione di Milano sono stati ricordati Ho Feng Shan, Hammo Shero, Costantino Baratta e Daphne Vloumidi.
Ho Feng Shan era console cinese a Vienna e fu tra i primi diplomatici ad impegnarsi per la salvezza degli ebrei, prodigandosi affinché avessero passaporti cinesi per fuggire dalle deportazioni. Lo Yad Vashem lo ha riconosciuto Giusto tra le nazioni nel 2000.
Hammo Shero fu a capo della regione montuosa irachena dello Sindjār, accolse e garantì la protezione di migliaia di fuggiaschi cristiani, per la maggior parte armeni, dalle persecuzioni degli Ottomani.
Costantino Baratta, proveniente da Lampedusa, è muratore e pescatore diportista, ha salvato diversi naufraghi al largo della sua isola, il 3 ottobre 2013, giorno in cui morirono ben 368 persone.
Daphne Vloumidi, assieme al marito Iannis possiede e gestisce l’hotel Votsala, situato sulla costa est di Lesbo, ha prestato soccorso ai migranti, rendendo partecipi anche gli ospiti dell’hotel, affrontando l’ondata di profughi in arrivo dalla Turchia a partire da dicembre del 2014.