Anche quest’anno, per il terzo anno, tornano i DIG Awards, premio giornalistico internazionale indetto dall’associazione DIG – Documentari Inchieste Giornalismi – in collaborazione con il Comune di Riccione e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna. I premi saranno consegnati durante il DIG Festival, in programma dal 23 al 25 giugno a Riccione che, inoltre, ospiterà un calendario di eventi e conferenze dedicati alla formazione e ai temi del giornalismo contemporaneo con ospiti internazionali.
Presidente della giura di questa edizione sarà il reporter statunitense Jeremy Scahill più volte premiato per i suoi lavori di inchiesta, già corrispondente di guerra e fondatore di The Intercept.
I DIG Awards nascono dall’esperienza del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, come ogni anno premiano l’eccellenza giornalistica e, in particolare, il giornalismo investigativo in formato video. Creati per sostenere professionisti, free-lance che, di reportage in reportage, inchiesta dopo inchiesta vanno alla ricerca della verità. Valorizzare opere e progetti giornalistici che trattano temi di rilevanza sociale, economica e politica. Per accendere i riflettori su un giornalismo, quello di inchiesta, che piace anche al grande pubblico ma ancora poco presente nei palinsesti quotidiani.
Le categorie del concorso sono: “Investigative Long”, “Reportage Long” (massimo 90 minuti, in palio 2500 euro); “Investigative Medium” e “Reportage Medium” (massimo 27 minuti, premio 1500 euro) e “Short” (fino a 12 minuti, premio 1000 euro). Oltre a questi formati è possibile partecipare anche a “DIG Pitch”, sezione del premio dedicata ai progetti video ancora in fase di sviluppo o pre-produzione e dedicati a temi europei, premio in palio è 20 mila euro. I finalisti di questa categoria saranno invitati a partecipare a una sessione di pitch durante il Festival per convincere la giuria di DIG e potenziali produttori a finanziare i propri progetti.
Questa edizione dei DIG Awards si soffermerà sul modalità attraverso le quali la tecnologia possa combinarsi col giornalismo investigativo. Focus dedicato, in particolare, al rapporto tra hacking, sicurezza informatica e giornalismo, tema che sarà affrontato con numerosi esperti di digital security e membri della comunità hacker. Tra i partner di DIG Awards, oltre allo European Journalism Observatory, vi sono anche Sky Italia, il Global Investigative Journalism Network, Linkiesta, Informant e il Centre for Investigative Journalism di Londra.
Premio Carta di Roma: “Carta Roma Award”
Altra novità, di questa terza edizione, è l’introduzione da parte DIG Award e Associazione Carta di Roma del Premio Carta di Roma – Carta Roma Award -. Menzione assegnata a chi meglio saprà raccontare una storia di migrazioni e/o minoranze, da un’angolazione originale, applicando le indicazioni della Carta di Roma, protocollo deontologico relativo a migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta. L’obiettivo del Premio Carta di Roma è promuovere una rappresentazione dell’immigrazione accurata, bilanciata e in grado di andare oltre la narrativa emergenziale. Agli autori del lavoro selezionato, come ulteriore stimolo, sarà assegnata oltre alla menzione la cifra di 1000 euro.
La Giuria
Insieme a Scahill ci saranno: Maggie O’Kane del Guardian; Morten Møller Warmedal del servizio pubblico norvegese NRK; Alexandre Brachet di Utopian; Riccardo Chiattelli di Laeffe; Corrado Formigli di La7; il reporter tedesco John Goetz; Nils Hanson della tv svedese SVT; Marco Nassivera di Arte; Alberto Narazzini, già a Reporter e Anno Zero; Pino Corrias di Rai; Andrea Scrosati di Sky Italia e Margo Smit dell’International Consortium of Investigative Journalists. Per partecipare alle selezioni si deve utilizzare il form online presente sul sito della manifestazione www.dig-awards.org/it/festival/ con scadenza il 21 Febbraio 2017 a esclusione di DIG Pitch – categoria dedicata ai progetti in fase di sviluppo – per il quale le iscrizioni scadono il 21 Marzo 2017.
Felicia Bruscino