La ‘furbetta’ della politica italiana Giorgia Meloni e i politici boccaloni che vanno ad omaggiarla.
“L’astro nascente dell’estrema destra italiana”, così il 6 maggio il Financial Times la definì, dimenticando che la signora è una politica navigata, e che dal 1992 fa politica, prima con il MSI, poi AN, PdL, ed infine inventrice insieme al suo gigante buono Crosetto e La Russa del partito Fratelli d’Italia.
Anche l’Economist incorona Giorgia Meloni:
“Può diventare la prima premier donna in Italia”.
È una giornalista professionista dal 2006, ha frequentato dal 1992 i fascisti, aveva solo 15 anni quando aderì al Fronte della della Gioventù, nel 1998 viene eletta consigliera provinciale per Alleanza Nazionale a Roma.
Nel 2006 a solo 29 anni diventa deputata nazionale sempre con il partito di Fini, e nel 2008 nel governo Berlusconi ministra per la gioventù.
Nel settembre del 2008 sulla polemica dell’antifascismo sorta all’interno del suo partito dichiara:
“Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protesi nel nuovo millennio, difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo”.
Ah ecco nel 2008 l’ha detto, perché si ostina a non dirlo adesso nelle trasmissioni pubbliche? perché nel simbolo del suo partito c’è la fiamma tricolore che troneggiava in quello del MSI?
È ovvio perché strizza l’occhio ai fascisti di Forza Nuova e Casapound.
La furbetta, simile alla contadina scaltra, che andava con il padrone per arricchire la sua famiglia col marito che faceva finta di non vedere per aver la pancia sempre piena, non si allea con il partito della Le Pen in Europa ma con il gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei.
La popolana, che vien dalla Garbatella, conosce i fascisti. li ha frequentati, li frequenta, in Spagna frequenta i Vox ultra-nazionalisti, in Europa fanno parte della stessa famiglia, e in spagnolo maccheronico sciorina la solita litania.
Ma allora perché alla kermesse di Atreju vanno ad omaggiarla tutti i politici, Enrico Letta compreso?
I signori politici sanno perfettamente che all’interno di Fratelli d’Italia e della Lega ci sono elementi di dichiarata fede fascista, perché lo fanno?
Lo fanno perché Fratelli d’Italia ha un ruolo determinante per l’elezione del Presidente della Repubblica, è un partito che nei sondaggi ha il 20%.
Lei sa che può diventare la leader del centrodestra, ma non è amata dai suoi alleati. Ricordate quando Berlusconi la chiamava “la zoccola”? Si fa omaggiare dai suoi avversari, da Conte che non ha mai rinnegato i Decreti Sicurezza, da Letta che di politica ne capisce molto meno dello zio, e da Bruno Vespa.
Lei accoglie tutti, con i suoi occhioni con l’orbita di fuori, con il cellulare in mano fa selfie con tutti e tutte. É la popolana più amata dagli italiani che vuole fuori dai cabbasisi Draghi.
Ogni donna di umile origine sogna di essere come lei, ogni nobildonna sogna di poter comandare, così la nuova borghesia, un misto di mafia e riciclaggio, sogna di comandare con lei.
E allora si fa intervistare, non fa il nome di un Presidente ma si limita ad indicare l’identikit di un patriota.
Lei la politica l’ha sempre fatta e sa come abbindolare gli elettori.
Ma chi come noi, la politica l’ha fatta dall’altra parte della barricata, sappiamo che l’elezione di Draghi piace alla popolana, perché potrebbe portare alle elezioni anticipate, far fuori i suoi alleati e diventare la grande leader di un governo non più di destra moderata ma di estrema destra.
Ed è così che il piccolo stratega del Pd perderà le elezioni insieme ai suoi alleati Cinque Stelle, che non esisteranno più.