Gilead Sciences: tra innovazione delle cure e accessibilità

Gilead Sciences

A scientist holding bacterial samples for their antimicrobial susceptibility. Original image sourced from US Government department: Public Health Image Library, Centers for Disease Control and Prevention. Under US law this image is copyright free, please credit the government department whenever you can”.

La missione di Gilead Sciences, l’azienda farmaceutica che da anni opera nel campo delle scienze della vita, è migliorare la vita dei pazienti attraverso farmaci rivoluzionari e accessibili, rispondendo a una domanda sempre più pressante: come rendere l’innovazione farmaceutica un bene per tutti, senza sacrificare la sostenibilità economica?

Fondata negli Stati Uniti, Gilead ha una presenza consolidata in Italia dal 2000, dove conta oggi oltre 260 dipendenti. La sua attività si concentra principalmente sul trattamento di malattie infettive come HIV, epatite, e COVID-19, ma anche in ambiti oncologici e infiammatori. In questo contesto, l’azienda sta cercando di rispondere a sfide complesse, ponendo l’accento sull’integrazione tra ricerca scientifica, accesso alle cure e giustizia sociale.

Sostenibilità e accesso alle cure: la sfida di Gilead Sciences

Uno degli aspetti fondamentali della filosofia di Gilead Sciences è la health equity, cioè l’equità nella salute. Secondo Gemma Saccomanni, Senior Director Public Affairs di Gilead Sciences Italia, il concetto di sostenibilità va ben oltre la semplice responsabilità ambientale. «Per noi, sostenibilità significa principalmente equità di accesso alle terapie innovative», afferma Saccomanni. Gilead si distingue per il suo impegno verso i paesi a basso reddito, dove la disponibilità di trattamenti innovativi è spesso limitata.

Tra le iniziative più rilevanti, l’azienda ha avviato la concessione di licenze per la produzione di farmaci per la prevenzione dell’HIV a produttori di generici. Questo accordo permetterà di distribuire il farmaco in 120 paesi a basso reddito, migliorando l’accesso alle terapie per milioni di persone. Inoltre, in risposta alla pandemia di COVID-19, Gilead ha donato cinquemila trattamenti al Rwanda per contrastare l’epidemia di Marburg, un virus simile all’Ebola. Queste azioni dimostrano come l’azienda stia cercando di rispondere concretamente alle sfide sanitarie globali, con una particolare attenzione ai Paesi più vulnerabili.

Innovazione terapeutica e nuovi modelli di accesso

In Italia, Gilead Sciences ha sperimentato modelli innovativi per rendere le terapie accessibili a un numero sempre maggiore di pazienti. Un esempio significativo riguarda il trattamento dell’epatite C, per cui l’azienda ha negoziato un accordo prezzo-volume. Questo modello prevede che il costo del farmaco venga ridotto in base al numero di pazienti trattati, incentivando così un maggiore accesso alle cure e riducendo la necessità di interventi successivi, come i trapianti. Allo stesso modo, Gilead ha introdotto il payment at result, un sistema che prevede il pagamento dei farmaci oncologici solo in caso di esito positivo del trattamento, riducendo così i rischi finanziari legati ai fallimenti terapeutici.



Inoltre, l’azienda promuove anche la ricerca indipendente. Grazie al Fellowship Program, Gilead Sciences ha erogato oltre 11 milioni di euro a progetti di ricerca, sostenendo 180.000 pazienti in 112 centri clinici in Italia. Questo programma testimonia l’impegno di Gilead non solo nella produzione di farmaci innovativi, ma anche nel supporto alla ricerca scientifica e nell’avanzamento delle conoscenze mediche.

L’importanza del capitale umano

Oltre agli aspetti legati alla sostenibilità e all’accesso alle cure, Gilead Sciences dedica particolare attenzione anche al capitale umano, riconoscendo che il successo di un’azienda dipende in larga parte dalle competenze e dal benessere dei propri dipendenti. Silvia Miliani, Senior Director HR di Gilead Sciences Italia, sottolinea come l’azienda stia puntando fortemente sulla diversità e inclusività, con una percentuale del 59% di donne nel team e una rappresentanza femminile di 85% in ruoli dirigenziali. Inoltre, Gilead ha adottato numerose misure per migliorare il benessere dei propri dipendenti, offrendo programmi di supporto psicologico, assistenza legale, e opportunità di formazione continua.

Miliani evidenzia anche l’importanza di formare talenti STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) per affrontare le sfide future. In questo senso, Gilead ha creato programmi interni ed esterni che promuovono la formazione continua e offrono opportunità di crescita professionale per i giovani talenti, incoraggiando il dialogo tra scuole e aziende per sensibilizzare le nuove generazioni sulle opportunità offerte dal mondo STEM.

Il ruolo delle istituzioni e delle aziende nella promozione dell’innovazione

Il tema della sostenibilità economica di una società farmaceutica è strettamente legato al diritto alla salute. Per Gilead Sciences, l’equilibrio tra il legittimo interesse economico e quello pubblico non è solo una questione di opportunità, ma una vera e propria missione. Saccomanni ribadisce che la chiave per raggiungere questo equilibrio risiede nella capacità di innovare non solo nei farmaci, ma anche nei modelli di business. La collaborazione con istituzioni pubbliche, associazioni e terzo settore è essenziale per garantire che l’innovazione raggiunga le persone che ne hanno più bisogno. L’azienda, infatti, è impegnata a collaborare attivamente con enti pubblici come l’AIFA e con associazioni locali per migliorare l’accesso alle cure e sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche di sanità pubblica.

Vincenzo Ciervo

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