Gilberto Pichetto Fratin: “presto un deposito di scorie in Italia”

Deposito per le scorie nucleari Discariche nucleari a Tuscania deposito di scorie nucleari in Italia

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Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, parla della realizzazione di un deposito di scorie nucleari in Italia, in tempi molto brevi. Interviene agli Stati Generali della Green Economy, alla fiera Ecomondo a Rimini.

26esima edizione di Ecomondo

Alla 26esima edizione di Ecomondo, il salone di Italia Exhibition Group, dedicato all’economia circolare, tenuta a Rimini, è presente il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per parlare di un deposito di scorie. La manifestazione porta in fiera le novità tecnologiche dei diversi mondi dell’economia verde.

“Questo governo realizzerà un Deposito di scorie nucleari, non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi. Ci sto lavorando tutti i giorni.” Ha aperto così il suo discorso, il Ministro. “Quella del consumo del suolo è un’emergenza ma può essere anche un’opportunità per il nostro paese. Ecco perché il governo ha intenzione di presentare, con i tempi dovuti, una legge quadro per regolamentarlo”.

Fratin, intento a voler portare a termine la sua missione, si appresta a risponde ad eventuali critiche, infatti afferma:

“Chi dice che non vuole il deposito delle scorie, è pronto a dire a un suo famigliare o amico di non fare la Pet in ospedale perché produce scorie?”

La situazione in cui ci troviamo necessita una soluzione. Nonostante il lavoro che c’è dietro, non si vedono ancora dei miglioramenti.

“Noi mediamente produciamo 1.000 metri cubi al mese di scorie a media e bassa intensità, dobbiamo trovare una soluzione. Dopo 30 anni non ce l’abbiamo ancora fatta, ma questo governo farà il Deposito.” Ribadisce così l’emergenza il Ministro.

L’importanza di un deposito di scorie

Risale al 2011 la direttiva europea che impone a ogni Paese di avere un suo Deposito nazionale per i suoi rifiuti radioattivi meno pericolosi. Questo deposito di scorie dovrebbe essere una struttura di cemento in parte interrata. Il problema nel costruirlo quindi, non sembra essere collegato alla sua struttura ma più al dove farlo. In Italia, purtroppo è difficile poiché l’idea di avere un deposito scorie, magari anche vicino casa, non entusiasma molto i cittadini, nonostante siano previsti, per il territorio in cui verrà realizzato, degli incentivi.

La procedura per scegliere il sito ha prodotto nel 2021 una carta delle aree potenzialmente idonee (CNAPI), 67 luoghi in sei Regioni (Piemonte, Toscana, Lazio del nord, Basilicata, Puglia, Sardegna centrale, Sicilia interna). Nel marzo del 2022 è stata preparata anche la CNAI, la carta nazionale delle aree idonee, con una decina di siti. Una lista che per adesso, purtroppo, è segreta.

Al momento, nessuno dei comuni individuati ha detto di voler accettare il deposito.

Il ministro Pichetto Fratin,  vorrebbe varare una norma per incentivare la costruzione del deposito. Ad esempio prevedendo sconti importanti per le bollette energetiche dei cittadini. La norma era stata inserita nel decreto legge Energia, che la Commissione Europea ha per il momento congelato.

“Siamo convinti che l’autostrada per raggiungere le sfide ambientali possa essere l’elettrico, ma siamo un paese che con le proprie tecnologie, con le proprie ricerche e con le capacità è in grado di mantenere motori del modello endotermico a neutralità di emissioni, a pareggio tra captazione ed emissione. Questa è la sfida da portare avanti. Dobbiamo andare a colpire l’emissione e non lo strumento.”

Così riassume il suo discorso il Ministro, ribadendo l’importanza di porre maggiore attenzione per una problematica che non fa altro che causare danni.

Ambra Vanella

 

 

 

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