Terremoto in Giappone al largo delle coste di Fukushima

Ormai si sa che i casi di terremoto in Giappone sono all’ordine del giorno.

Talmente frequenti che a volte non ci si fa molto caso.

Ieri, 22 novembre, la scossa di terremoto si è sentita forte e chiara.

Terremoto

Erano circa le 6 del mattino, orario giapponese, quando un terremoto di grado 7.3 con epicentro al largo della costa di Miyagi vicino alla prefettura di Fukushima, ha dato la sveglia alla popolazione.

La scossa si è sentita fino a Tokyo, dove non sono stati registrati danni.

La terra ha tremato per circa un minuto.

Nel Sendai a causa dell’allerta tsunami molti collegamenti sono stati bloccati.

I treni diretti all’aeroporto di Sendai sono stati sospesi, in quanto il loro percorso tocca la costa.

Visto il disastro causato nel 2011, le varie compagnie hanno deciso di interrompere per i servizi fino al rientro dell’allarme tsunami.

 

Le autorità del Giappone hanno ordinato l’evacuazione della zona costiera di Kamaishi.

Erano previste possibili onde fino a tre metri.

Molti italiani che attualmente si trovano o risiedono in Giappone, attraverso i propri canali hanno rassicurato i propri contatti sul proprio stato di salute.

Sul canale di “Tommaso in Giappone” è stato illustrato come fin da piccoli i bambini vengono educati e preparati su come agire in caso di disastro.

Molte famiglie, inoltre, hanno ricevuto nel corso degli anni dei Manuali per la prevenzione dei disastri.

In questi manuali viene illustrato che cosa devono fare, o cercare di fare i giapponesi in caso di terremoto.

Queste “regole” valgono solo per il Giappone.

La prima cosa da fare in caso di disastro è aprire finestre e porte per evitare che possano rimanere bloccate.

Dopo di che è importantissimo mettersi sotto un tavolo o a ridosso di mobili stabili.

Una volta passato il terremoto staccare immediatamente il gas.

La stanza più sicura in Giappone è il bagno.

Se il sisma avviene mentre ci si trova fuori casa, la prima cosa da fare è coprirsi la testa per proteggerla da eventuali oggetti e vetri che potrebbero cadere.

In caso di terremoto è meglio avere in casa una scorta di generi di prima necessità.

Esistono degli appositi zaini da portare con sé in caso di disastro. All’interno di questi zaini ci sono dei veri e propri kit di sopravvivenza.

Esistono anche applicazioni apposite che avvertono dell’imminente arrivo di un terremoto.

Fin da molto piccoli i bambini vengono preparati a eventi di questo tipo.

Una leggenda dice che il Giappone sia nato sul dorso di un pesce leggendario.

Quando il pesce muove la coda, genera delle scosse che fanno tremare questo arcipelago.

Speriamo che non si agiti troppo.

Jessica Tomatis

 

 

 

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