La lattuga è uno degli ortaggi maggiormente utilizzati nelle nostre insalate.
Nella prefettura di Miyagi, vicino a Fukushima, la lattuga viene coltivata in una serra con metodo idroponico indoor.
La coltivazione idroponica non richiede utilizzo di terreno e tutte le sostanze nutritive vengono sciolte nell’acqua.
La sintesi clorofilliana, che di solito viene agevolata dalla luce del sole, in questo caso è consentita tramite l’utilizzo di 17.500 luci Led, le quali consumano il 40% in meno delle lampadine a fluorescenza e durano di più
Il ciclo giorno-notte viene accelerato per aumentare la resa del raccolto e l’acqua viene utilizzata in continuazione per il nutrimento delle piante.
I vantaggi di questo tipo di coltivazione high-tech, sono una maggiore quantità prodotta e non è necessaria la presenza del terreno. Questo consente di avere una produzione mentre le operazioni di risanamento di terreno e acqua vanno avanti.
In questa serra, con questo tipo di coltivazione vengono prodotti ogni giorno circa 10.000 cespi di lattuga a foglia, di cui il 95% è commestibile.
Miyagi è una delle città che sono state maggiormente colpite dal terremoto del 2011. Proprio qui, un’azienda specializzata in agricoltura industriale, la Mirai Group, ha risanato una fabbrica abbandonata della Sony e ha sviluppato questo metodo di coltivazione a bassissimo impatto energetico ed ambientale.
La serra misura 2.500 metri quadri e costituisce una vera e propria fabbrica di lattuga.
Quella utilizzata è una tecnologia simile a quella impiegata sulla Stazione Spaziale Internazionale, permette di non sprecare neanche una goccia d’acqua, e riciclare il 99% dell’acqua utilizzata.
La lattuga non avrà inoltre neanche bisogno di esser lavata: cresce in un ambiente 100% privo di batteri, polvere o insetti.
Di conseguenza non è necessario l’utilizzo di pesticidi.
Certamente sentire parlare di una serra che produce queste enormi quantità di lattuga, e che viene definita una “fabbrica di lattuga”, può dare fastidio.
In questo caso è necessario fare una precisazione.
In seguito ai danni causati dalla centrale nucleare di Fukushima, una delle risposte al problema delle radiazioni è la possibilità di produrre ortaggi evitando contaminazioni.