L’ex conduttore de “La Gabbia“, Gianluigi Paragone, non risparmia nessuna frecciatina all’attuale direttore di La7, Andrea Salerno, reo di averlo cacciato per via degli ascolti bassi della sua trasmissione.
Paragone, sostenuto dai dati Auditel a suo favore, lancia su Facebook una bella stoccata a Salerno: “Ho sempre detto che un direttore ha tutto il diritto di chiudere i programmi. Salerno ha chiuso la Gabbia. Ma i programmi che quel direttore ha aperto come stanno andando? Il suo PropagandaLive (suo perché è anche autore e in un certo senso attore) non vede il 3%; ieri ha fatto 2.4% portando La7 dietro i canali 8 e 9. Quella grandissima intuizione di Skroll ha chiuso per evidente fallimento di telespettatori (che stupidi che sono questi telespettatori che non vogliono proprio capire)”.
Un 2,4% che Paragone aveva abbondantemente superato durante la sua ultima puntata de “La Gabbia” che aveva registrato il 3,52% con 595mila spettatori.
Il tono palesemente ironico del messaggio, postato sul famoso social network, non può oscurare un dato di fatto: La7 è in piena crisi e sicuramente il cambio di dirigenza, da Urbano Cairo ad Andrea Salerno, non ha giovato e se non ha permesso una crescita dei dati Auditel, sicuramente li ha portati in negativo.
Ciò è dimostrato dall’analisi dettagliata dei dati d’ascolto di “Propaganda Live” che, settimana dopo settimana, perde sempre più ascoltatori: la prima puntata è stata vista da 567.000 spettatori col 3% di share. L’ultima puntata che è andata in onda questa settimana, è stata seguita da 473.000 spettatori con un esiguo share del 2.4%.
Lo Skroll di Makkox lancia segnali molto più preoccupanti in termini di ascolto: la puntata del 13 ottobre 2017 ha registrato un misero 0,5% di share che corrisponde a soli 94.000 spettatori.
Per entrambi i programmi il confronto con “La Gabbia” è impietoso: il programma trasmesso ogni mercoledì ha registrato, per tutti i quattro anni, uno share medio che andava dal 3.10% al 3.80%.
Per Paragone l’unica speranza che Salerno ha per rialzare gli ascolti è Massimo Gilletti che da poco tempo ha detto addio a Rai 1: “Tra poco comincerà l’Arena di Giletti, e sarà l’unico programma nuovo che andrà meglio degli altri. Infatti è un’idea di Cairo e non di Salerno (che non voleva altri Talk come mi aveva risposto motivando la chiusura del mio programma)”.
Nonostante il post provocatorio, Gianluigi Paragone chiarisce come il suo messaggio non sia un infierire, visto che è legato alla rete che ancora lo stipendia, ma più che altro un togliersi dei “sassolini dalla scarpa”. Soprattutto per i modi e i motivi che hanno portato alla chiusura de “La Gabbia”.
“Speriamo di avere torto – conclude Gianluigi Paragone – perché sono ancora una risorsa di questa rete (nonostante il pensiero del direttore), perché lo stipendio me lo paga La7. Sono un rompiscatole ma sono riconoscente a chi mi ha mandato liberamente in prima serata. Ricordo il post di Enrico Mentana (un post smentito dai fatti) e ricordo anche le mie critiche tecniche su un palinsesto sbagliato. Purtroppo dopo la presentazione dei programmi, per Salerno e la sua banda è arrivato il tempo degli ascolti. Speriamo migliorino”.
Dorotea Di Grazia