A Genova è morto un operaio all’Ansaldo Energia mentre svolgeva il suo lavoro.
Eros Cinti, di 42 anni, è deceduto oggi nel piazzale interno alla sede di Ansaldo Energia di Genova.
L’azienda, tra le più grandi al mondo nella produzione di centrali elettriche, si trova a ridosso dell’area dove è crollato il ponte Morandi lo scorso agosto.
L’uomo, un operaio della Geko, era residente nella zona genovese di Pontedecimo, lascia 2 figli e una moglie.
Avviate da subito le indagini e messo sotto sequestro l’intero stabile, si studia la dinamica dell’accaduto.
Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo stesse spostando un carico insieme a dei colleghi e che forse a causa del vento forte, gli sarebbe caduto addosso un pezzo da una gru.
Cinti sarebbe quindi rimasto schiacciato di fronte agli occhi dei colleghi che non hanno potuto far altro di chiamare i soccorsi, in un evidente stato di shock.
Tra i primi ad arrivare sul posto è stato il segretario della Fim Cisl Liguria, Vella, che ha dichiarato:
“Sono passati pochi giorni dall’inizio dell’anno e già dobbiamo fare i conti con diversi incidenti sul lavoro, oggi un operaio ha perso la vita. Le cause le accerterà la magistratura, ma nel 2019 non si può morire di lavoro. Dobbiamo riflettere sul perché bisogna pagare questo tributo”, ha concluso.
Da subito sono arrivati messaggi di cordoglio e vicinanza da parte della Regione Liguria che ha tuonato: “Morire sul lavoro è inaccettabile”, e da parte del Movimento 5 Stelle che ha espresso “cordoglio e vicinanza” ai famigliari dell’operaio rimasto ucciso.
Un problema quello delle ‘morti bianche’ che solo nel 2018 ha ucciso 703 persone.
Solo in Liguria, secondo dati dell’Uilm, nella prima metà del 2018 sono state 37 le vittime e nel 2017 dello stesso periodo 22. Su questi dati ha voluto focalizzare il suo intervento il segretario del sindacato, Antonio Apa, che ha spiegato come
“per contrastare questa grave situazione serve maggiore rigore nell’applicazione di quanto prevedono la legge e i contratti, rafforzando i controlli per una maggiore prevenzione. Avvieremo un confronto rapido con Geko e Ansaldo, anche se dobbiamo registrare che a seguito degli investimenti fatti gli infortuni in Ansaldo sono fortemente calati”.
Affida invece a Twitter il suo messaggio il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che ha scritto:
“Un lavoratore di 30 anni [ndr, ne ha 42, non 30 o 35 come erroneamente riportato] ha perso la vita a Genova all’Ansaldo Energia. Un fatto grave che ci lascia tutti sgomenti. La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nazionale nel silenzio inaccettabile del governo e della politica. Il cordoglio non basta più. Serve una mobilitazione di tutta la società civile”.
Eleonora Spadaro