La genitorialità LGBTQ+ viene espressamente riconosciuta in delle linee guida del Sistema Sanitario dell’Inghilterra.
Nel mese di Giugno 2022, sul sito dell’NHS inglese , cioè il Sistema Sanitario Nazionale inglese (i vari NHS sono separati a seconda che si tratti di Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord o Galles), è apparsa una guida sulla genitorialità LGBTQ+.
Non solo si tratta di un passo importante per la visibilità delle persone LGBTQ+ , ma cade anche nel Pride Month, cioè il mese dell’orgoglio LGBTQ+. Vediamola più nel dettaglio.
Le varie sezioni sulla genitorialità LGBTQ+
La guida si rivolge a persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e persone non binarie. Vi sono tre sottosezioni: opzioni per diventare genitori se si è parte della comunità LGBTQ+, testosterone e gravidanza e allattamento se si è trans o persone non binarie.
Nella prima sezione si presentano tutte le modalità nelle quali qualcuno può avere figli senza dover andare incontro ad una gravidanza. Le varie soluzioni sono illustrate e spiegate una ad una e molti link rimandano ad ulteriori articoli di spiegazione.
Alcune opzioni sono la gestazione per altri, adozione, inseminazione artificiale ma ve ne sono molte altre.
Nella seconda sezione si spiegano moltissimi aspetti relativi alla contraccezione o al portare avanti una gravidanza se si assume testosterone.
La terza ed ultima sezione spiega come affrontare il processo dell’allattamento se ci si è sottoposti a maschilizzazione del petto o come viverlo in relazione al proprio corpo e al proprio genere.
Il linguaggio
Il linguaggio utilizzato è molto inclusivo, non solo per quanto riguarda il genere e l’uso dei pronomi, ma anche in riferimento alle tematiche toccate. I testi non esprimono giudizi o sentenze, ma spiegano in maniera chiara e distaccata i fatti, scogliendo dubbi e dando risposte.
Le sezioni non sono impostate in maniera binaria e limitante. Cercano di includere e prevedere più realtà possibili, anche nell’ottica della cura dei figli ed i loro riconoscimenti legali.
La nascita e pubblicazione della guida
Stando a quanto spiegato su Instagram dal giornalista e attivista Freddy McConnell, un uomo trans che ha affrontato più gravidanze e noto per il documentario a riguardo dal titolo “Seahorse”, suddette linee guida erano pronte già da tempo, come effettivamente le date a fondo pagina dimostrano. Solo dopo molto tempo è stato possibile superare ostruzionismo e problemi vari e far finalmente vedere loro la luce. Nel suo post Instagram, McConnell ha taggato anche alcune ed alcuni professionisti che hanno contribuito a stilare la guida, come ostetriche ed altro personale sanitario.
L’esistenza di una pagina e di una guida del genere non sono cosa da poco.
Non solo fungono effettivamente da risorsa per tutte le persone che dovessero cercare determinate informazioni, ma sono una specie di riconoscimento, seppur informale, da parte dello Stato e del Sistema Sanitario (seppur solamente inglesi, in questo caso) di realtà di genitorialità e famiglie fuori dal quadro eterocisnormativo.
L’importanza di suddetto evento assume un’importanza ancora più dolceamara, se si pensa che nell’attuale contesto storico in molte parti del mondo, UK incluso, si sta assistendo ad un’ondata pesantemente transfobica.
Per quanto piccoli e limitati questi gesti possono essere definiti passi in avanti. Ancora pochi, frammentari e lenti, ma si spera sempre più decisi e numerosi.