Nel romanzo Generations of love di Matteo B. Bianchi, ripubblicato da Fandango Libri, i lettori assistono al percorso di formazione di un giovane gay, esplorando temi di identità, amore e crescita personale. Pubblicato per la prima volta nel 1999, Generations of love ritorna con il sottotitolo Extensions dando ai lettori e alle lettrici l’opportunità di riscoprire, o scoprire per la prima volta, una storia fondamentale che ha rappresentato un cambiamento di rotta nella narrazione dell’omosessualità in Italia.
La ricerca d’appartenenza
Il romanzo si distingue particolarmente per la sua capacità di affrontare in modo sincero e appassionato le sfide e le esperienze di un giovane omosessuale. Ciò fa sì che, alcune delle persone che intraprendono questa lettura, sentano una connessione con la vita e i sentimenti del protagonista.
Attraverso le pagine di Generations of love, Matteo B. Bianchi offre uno sguardo autentico e toccante sul processo di auto-scoperta e accettazione di sé, esplorando i sentimenti contrastanti, le gioie e le difficoltà che accompagnano il percorso di crescita di un individuo della comunità LGBTQ+. Il protagonista affronta le sfide della sua adolescenza e giovinezza, navigando tra le prime scoperte della sua omosessualità, tra le delusioni provenienti dalle amicizie e le complicanze dei primi amori.
Nel corso della storia, il protagonista si imbatte in una serie di personaggi che contribuiranno al suo percorso di crescita e maturazione; si ritroverà ad affrontare una serie di esperienze che delineeranno le difficoltà proprie dell’adolescenza e del passaggio all’età adulta.
Attraverso incontri significativi e momenti di riflessione, scopre sempre di più se stesso e il suo posto nel mondo, affrontando le sfide e le difficoltà con coraggio e determinazione.
Il contesto storico in Generations of love
In Generations of love, vengono esplorate le influenze della cultura pop degli anni ’80 e ’90 attraverso una varietà di riferimenti musicali, cinematografici e televisivi, che servono a contestualizzare la narrazione dal punto di vista storico e culturale.
La presenza di svariate figure popolari del passato non solo contribuisce alla creazione della tipica atmosfera dell’epoca presente all’interno dell’opera, ma offre anche a lettori e lettrici la conseguente immersione totale nelle influenze della cultura pop del periodo, così come offrono al protagonista la possibilità di avere una fonte di distrazione dai propri pensieri e problemi.
“È allora che mi rifugio nell’unico programma possibile, l’isola felice del mio metapalinsesto: il Wanna Marchi Show. […] Se smetto di disperarmi è solo perché Wanna mi ipnotizza d’insulti: l’umanità fa schifo, siamo grassi, lardosi, sformati. Con i suoi urli, in replica qua e là ventiquattro ore al giorno, è la mia medicina. I suoi sforzi per far dimagrire l’Italia mi danno coraggio, perché mi ricordano come la mia condizione di fallimento sia in realtà un sentimento universale, che ci abbraccia tutti. Wanna Marchi, momentaneamente, mi salva la vita.”
La presenza della figura di Wanna Marchi in Generations of love è un elemento fondamentale, poiché rappresenta una sorta di (almeno momentanea) “medicina” per il protagonista. Il fatto che il narratore descriva le sue urla come una forma di terapia suggerisce che Wanna Marchi abbia un effetto catartico su di lui.
La sua presenza costante e il suo stile eccentrico sembrano fornire al protagonista una sorta di conforto o consolazione, in quanto nonostante lei non si conformi agli standard convenzionali di bellezza e comportamento, è in grado di affermarsi come figura di rilievo. Seguendo questa logica, il protagonista potrebbe identificarsi con la sensazione di sentirsi inadeguato rispetto agli standard sociali, ma, allo stesso tempo, trovare conforto nell’idea che il successo non sia limitato dalla conformità alle norme convenzionali.
L’ambientazione provinciale
Il protagonista di Generations of love affronta il suo percorso di crescita in un contesto provinciale in un centro tra Milano e Pavia, dove l’omosessualità è ancora tabù. La scelta di ambientare la storia in provincia ha conferito al romanzo una rilevanza collettiva, permettendo ai lettori di identificarsi con le esperienze del protagonista, che si confronta con l’isolamento e la ricerca della propria identità in una piccola comunità. Questa scelta narrativa rende il libro un punto di riferimento per molti, offrendo una rappresentazione autentica della vita quotidiana del protagonista.
Il contesto provinciale ha un’influenza importante sui legami affettivi presenti in Generations of love, poiché i personaggi si muovono e interagiscono in un ambiente che riflette una realtà sociale nella quale le relazioni sono spesso determinate dalle convenzioni sociali e dalle aspettative della comunità circostante. Ciò permette a tanti lettori di immedesimarsi in situazioni di realtà limitanti.
Lo stile di scrittura in Generations of love
L’elemento distintivo dello stile di scrittura di Generations of love sta nella capacità di inserire all’interno della narrazione l’equilibrio tra leggerezza e profondità. Ciò permette di creare un’atmosfera composta da più strati. La narrazione passa abilmente da momenti pieni di umorismo a momenti pieni di emotività e riflessione, creando in questo modo un equilibrio dinamico capace di incuriosire e intrattenere i lettori.
Lo stile di scrittura di Matteo B. Bianchi all’interno di Generations of love si distingue per la capacità di trattare temi complessi e delicati con sensibilità e profondità. Attraverso una scrittura sincera, le sue parole sono contraddistinte da una verità universale che invita i lettori a riflettere sulle proprie esperienze personali e le loro relazioni.
L’utilizzo della narrazione in prima persona in Generations of love coinvolge direttamente i lettori nelle vicende del protagonista. Questo approccio contribuisce a creare un senso di intimità e vicinanza, permettendo di entrare profondamente nel suo mondo emotivo.
La connessione diretta, presente in Generations of love, tra il protagonista e i lettori è il punto di forza della scrittura di Matteo B. Bianchi, poiché, nel percorso di crescita e maturazione affrontato in compagnia del protagonista, la sua ricerca di autenticità e accettazione di sé diventa anche la nostra.