In un mondo come quello di oggi, in cui l’immagine che i media ci mostrano dei ragazzi è quella di individui sempre più isolati, che passano il loro tempo a casa a giocare con i videogiochi, sottovalutando l’importanza della socializzazione, c’è un posto a Torino dove invece i ragazzi si incontrano per davvero, faccia a faccia.
Si tratta del Games Time Cafè, un locale sito in centro a Torino, dove i ragazzi si riuniscono per divertirsi con giochi da tavolo, di carte e di ruolo, oltre che per partecipare a veri e propri tornei in cui si vincono premi e ricompense. I proprietari sono due giovani di 31 e 32 anni, Davide Castrovilli e Alessandro Nigra, che fin da ragazzini hanno coltivato la passione per i giochi come Magic e Yu-Gi-Oh! , e sono riusciti a trasformare la passione di una vita in un lavoro. Entrando in questo locale colpisce subito la simpatia dei proprietari e la presenza di bambini e ragazzi di ogni età, nonché genitori, a giocare insieme nella stessa stanza. Alessandro mi racconta “Ho iniziato a giocare a 14 anni ed è in questo contesto che ho conosciuto Davide e altri ragazzi che ancora oggi annovero nella mia cerchia di amici.È come per gli sport, con i compagni di squadra condividi una passione tale che si rimane legati per la vita. Oggi con quegli stessi amici ci riuniamo nel nostro locale”. Davide aggiunge “La cosa che ci rende più orgogliosi è di aver creato un ambiente che è come una grande famiglia”.
Parlando con i genitori, evidentemente soddisfatti, l’immagine che viene fuori del Games Time è quella di un ambiente sano, frequentato da ragazzi educati, in cui i propri figli possono relazionarsi non solo con i coetanei, ma anche con ragazzi più grandi, seri e disponibili, che possono rappresentare un modello positivo per i più piccoli. Senza contare che, oltre all’aspetto ludico, ci sono giochi che permettono di affinare l’uso di abilità logiche e di ragionamento, utili ad affinare lo sviluppo di strategie utili non solo nel gioco. Molti dei ragazzi partecipano perfino a campionati mondiali in cui hanno l’occasione di viaggiare con le loro famiglie e confrontarsi con ragazzi provenienti da ogni dove. E alcuni genitori a loro volta si appassionano cominciando a giocare insieme ai figli e addirittura tra di loro.
Le impressioni più belle rimangono comunque quelle che traspaiono dai sorrisi felici dei ragazzi, per i quali il Games Time rappresenta sempre più una seconda famiglia più che un semplice ritrovo in cui passare il loro tempo. Allora, cosa volere di più? Lasciate a casa divano e videogiochi.
Ilaria Marinelli