I leader più potenti e influenti della sfera internazionale stanno dando vita a un G20 per la prima volta argentino. E’ Buenos Aires, infatti, la località scelta per discutere delle azioni politiche da intraprendere in maniera unita e collettiva.
Apre l’incontro il presidente argentino Mauricio Macri. “L’essenza del G20 è promuovere il dialogo che rispetta le differenze”, sostiene il padrone di casa. “Voglio dire che questo vertice è un fatto inedito nel nostro paese, mai sono convenuti nella storia tanti leader e in poco tempo”. I temi trattati e da trattare riguardano responsabilità condivise, dallo sviluppo sostenibile alla questione di genere, dalla lotta al terrorismo alle azioni economiche-finanziare. In quest’ultime, tra l’altro, rientra anche la decantata manovra italiana e il problema del deficit. Ma lo vediamo dopo.
Un vertice-vortice di tensioni
Il G20 comincia con occhiatacce e punti di domanda. Donald Trump ha deciso di annullare l’incontro bilaterale con Vladimir Putin, generando sin da subito tensioni nel G20. Il motivo? Mosca ha rifiutato di rilasciare i marinai di tre navi ucraini intercettati dalle forze armate russe domenica scorsa nel Stretto di Kerch. Ma il leader americano è anche in conflitto con il suo omologo cinese, Xi Jinping, per la guerra dei dazi ancora in corso.
I Paesi emergenti del Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) hanno preso posizione contraria al protezionismo americano, suscitando polemiche negli Usa. Ma le preoccupazioni non riguardano solo lo Stato del Football e del McDonald. Anche l’Arabia Saudita di Mohammed bin Salman crea preoccupazioni. Il principe è sospettato di essere il mandante dell’assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi. Accusa grave che le democrazie internazionali difficilmente riusciranno a digerire.
Mancanza di leadership femminile
Il summit di Buenos Aires conta solo due donne: la premier britannica May e la direttrice del Fondo monetario Legarde. Quest’anno Angela Merkel perde il suo primato di presenza puntuale e recidiva. Dal 2009 in poi ha sempre partecipato ai vertici internazionali, ma a questo giro ha raggiunto gli altri leader in ritardo per problemi tecnici al suo volo di Stato. Per questo la cancelliera non risulta presente nella fotografia di rito, scattata prima dell’avvio del G20.
Giuseppe Conte: “Sappiamo quello che stiamo facendo, vi stupiremo”
Tra i leader è presente anche il nostro premier Conte, politicamente impegnato nell’approvazione della manovra da parte di Bruxelles. Come fermare la procedura di infrazione europea già pronta contro l’Italia? E’ la domanda sulla bocca di tutti. Si vocifera un passo indietro del 2%, corrispondente a circa 6 miliardi per la manovra. Cifre tuttavia smentite al momento da Palazzo Chigi. “Tutti mi chiedono di abbassare il deficit – afferma Conte – Noi sappiamo quello che stiamo facendo, vi stupiremo, ma non posso dirvi come, altrimenti salta tutta la trattativa.”
Nel frattempo giovedì sera si sono incontrati il ministro dell’Economia Tria e il commissario agli Affari economici Moscovici. Il compromesso che sembra andare per la maggiore è un ridimensionamento sulla spesa delle pensioni. Ma non si esclude l’idea di alleggerire altre importanti voci del bilancio dello Stato per rendere più digeribile il deficit.
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