In occasione dei funerali di Giulia Cecchettin è stato indetto il lutto regionale in tutto il Veneto. L’intero Paese ha seguito la funzione facendo sentire la massima solidarietà alla famiglia della vittima.
Nella giornata di oggi, 5 dicembre 2023, si sono tenuti i funerali di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa, a soli 22 anni, qualche giorno prima della sua laurea dall’ex fidanzato. La funzione si è svolta presso la Basilica di Santa Giustina, a Padova alle ore 11.00.
Oltre ai 40 famigliari, erano presenti alla funzione anche 360 tra amici e conoscenti della ragazza. A celebrare le esequie il vescovo di Padova, Claudio Cipolla.
Per fare in modo che tutti i presenti potessero seguire i funerali, fuori dalla Basilica erano posizionati due maxischermi.
Le forze dell’ordine hanno provveduto a blindare la zona intorno alla Basilica, in quanto era già prevista una grande affluenza sia da parte dei cittadini sia da parte del personale addetto alla messa in sicurezza del luogo. La piazza era gremita di persone desiderose di dare un ultimo saluto a Giulia. Per l’appunto, Santa Giustina è una tra le basiliche più grandi d’Italia. Inoltre, al suo interno custodisce il corpo di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna al mondo ad essersi laureata.
Il sindaco Luca Zaia ha chiesto la massima partecipazione e ha proclamato lutto regionale per tutto il Veneto. Fiocchi rossi appesi sui muri degli edifici, serrande abbassate e bandiere a mezz’asta in tutte le istituzioni.
Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha scelto di celebrare i funerali della figlia presso una Basilica così grande per fare in modo che nessuno dei partecipanti fosse escluso. L’obiettivo era quello di far arrivare a quante più persone possibile un messaggio di forte denuncia sociale.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è intervenuto sul tema e sui tragici fatti che hanno scosso tutta Italia. Il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza della parità di genere e ha incentivato l’intero Paese a fare di più per ridurre la discriminazione e la violenza nei confronti delle donne.
Sì, perché quello di Giulia è stato un vero e proprio femminicidio, i cui punti focali sono emersi senza ombra di dubbio. L’ex fidanzato non ha accettato la volontà della giovane di prendere le distanze da lui, non ha rispettato il suo “no”. Ancora di più non ha accettato di vederla realizzarsi prima e senza di lui. L’omicidio è stato compiuto qualche giorno prima che Giulia si laureasse. Questo rende il gesto di Filippo Turetta un atto di prevaricazione sulla futura carriera di una donna promettente, oltre che sulla vita di un essere umano.
Il nome di Giulia Cecchettin ha colpito la sensibilità di numerose persone. Tutta la vicenda ha avuto una grande rilevanza mediatica, facendo mobilitare l’Italia contro la violenza e la discriminazione di genere. Nonostante sia stato meraviglioso vedere tanta solidarietà e informazione sul tema, nessuno voleva che il pretesto per parlarne fosse l’omicidio di una giovane di soli 22 anni. Giulia, che voleva diventare illustratrice, meritava di essere conosciuta per i suoi disegni e la sua arte.
Che questo evento non sia un fulmine a ciel sereno in attesa della prossima vittima, che si parli di discriminazione di genere, da oggi sempre di più, per evitare il ripetersi di tragedie simili.