Il rito, le foto, il pranzo di nozze e la fuga. Questo è quello che è successo il 4 maggio 2013, quando, dopo il banchetto nuziale, due sposi si sono dati alla macchia.
Il processo si svolge nel tribunale della procura di Ivrea, si è aperto il 19 gennaio 2018. Proseguirà a marzo e, i coniugi, sono accusati di insolvenza fraudolenta.
I fatti
Il 4 maggio 2013 due persone di Settimo Torinese, convolarono a nozze. Per festeggiare il lieto evento, i coniugi, non certo di primo pelo (61 anni per lui e 55 per lei), scelsero un ristorante di Vico Canavese. Al termine del pranzo di nozze, sotto gli occhi increduli del ristoratore, sono scappati a gambe levate.
Pranzo di nozze “cattivo”
I gestori dell’attività hanno sporto querela nei confronti della coppia per un mancato pagamento di circa mille euro. Dopo ben cinque anni, finalmente, la questione arriva nelle aule del tribunale. Forse i sposini, che stanno ancora felicemente insieme, non hanno gradito le portate del pranzo di nozze.
Gli avvocati difensori, infatti, dichiarano:
Perché sono scappati? Perché il pranzo del matrimonio non gli era piaciuto. I miei assistiti si sono resi disponibili a pagare la cifra contestata a rate. L’importo è di mille euro
Quello che contestano gli avvocati della coppia, non è tanto il fatto in sé, ma l’accusa. Secondo loro, infatti:
si è trattato di un mero inadempimento di tipo civilistico che non assuma alcun rilievo penale
Il fatto che si faccia un processo per una cosa così banale, come un pranzo di nozze, lascia molto perplessi. Quello che aggrava la situazione, però, è anche il tempo trascorso dal fatto: ben cinque anni.
Il tutto, inoltre, non è ancora finito: il processo proseguirà il 23 marzo con l’inizio dell’audizione dei diversi testimoni. Chissà cosa avranno da dire …forse che i tortelli alla zucca erano freddi? Almeno, in questo caso, gli invitati sono rimasti al loro posto, senza scappare facendo il trenino.
Elena Carletti