This is amazing. The future is here.
‘Fuck the algorithm’
pic.twitter.com/k4Vny0L4tF— Carole Cadwalladr (@carolecadwalla) August 17, 2020
Esami di maturità annullati dalla pandemia
Le scuole pubbliche penalizzate dall’algoritmo
I giovani studenti penalizzati dalla votazione informatica reagiscono all’ingiustizia con lo slogan “Fuck the algorithm” perché l’algoritmo non avrebbe preso in considerazione solo la la storia individuale dello studente o i voti degli insegnanti ricevuti durante la didattica a distanza, ma anche la storia degli istituti scolastici di appartenenza e il loro prestigio. Questo ha penalizzato bravi studenti provenienti da alcuni istituti pubblici in zone più modeste, rendendogli impossibile l’accesso ad un college prestigioso. Mentre gli studenti delle scuole private, in particolare quelle più costose e rinomate, hanno avuto automaticamente un voto più alto assegnato dall’algoritmo.
L’algoritmo non permette una valutazione equa
Con questo tipo di valutazione gli studenti provenienti dagli istituti pubblici hanno l’accesso precluso ad una università prestigiosa, non potendo così migliore il proprio status sociale. Una parte della popolazione, come al solito quella più povera, è quindi punita da un sistema che permette l’avanzamento solamente agli studenti appartenenti alle classi sociali abbienti. Un sistema di valutazione di questo tipo non permette l’uguaglianza e la dignità dei giovani, così le reazioni degli studenti si fanno sentire a voce alta mostrando il proprio disappunto contro l’intelligenza artificiale. E’ necessario che siano i professori a dare dei giudizi equi, valutando ogni studente singolarmente per il proprio e unico percorso di studi. In seguito alle proteste sono così giunte delle scuse dal governo e verranno annullati dei voti che saranno riassegnati dai professori.
Cristina Meli