Fabrizio Frizzi: amato dalla gente, attaccato dalla gentaglia
Fabrizio Frizzi era molto amato e la sua scomparsa ha lasciato una tristezza generale quasi inaspettata ma i polemici del web non hanno rispetto per niente e per nessuno.
Una manciata di comuni frustrati da social network, di quelli che accedono ad internet per sfogare la propria rabbia nei confronti della loro vita evidentemente poco soddisfacente, si è catapultata sulla piattaforma virtuale esultando pubblicamente per la morte del noto conduttore televisivo. La motivazione della stupida, sterile e inutilissima polemica è l’impegno di Frizzi per la ricerca, presa di mira dagli “animalari” a causa della sperimentazione animale.
Gli animalari: la piaga degli animalisti
Bisogna fare delle distinzioni. Gli “animalari” si distinguono dagli “animalisti” per ignoranza, aggressività fine a se stessa, interessi personali di varia natura e per la mancanza totale di umanità e buonsenso. Sono quella categoria di persone che sposa ed estremizza una causa, qualunque essa sia, per fare branco e scatenarsi contro chiunque la pensi in modo diverso.
In realtà il bene e l’empatia nei confronti degli animali non sono altro che una scusa, un banale pretesto per poter sbraitare ed inveire verso qualcuno o qualcosa dando voce al pesante fardello dell’insoddisfazione personale.
In questo modo però, l’animalaro danneggia tutta la categoria e le persone arrivano a pensare che ad avere un occhio di riguardo per gli animali, siano dei violenti, della gentaglia che non merita considerazione da parte di nessuno.
Frizzi difeso dal popolo della rete
Non staremo a riportare i commenti di gente felice per la morte di Frizzi, tanto sono sempre gli stessi che si ripetono ad ogni occasione. Monotoni, poco fantasiosi, senza alcuna dignità e sopratutto poco intelligenti, esattamente come i cervelli dietro le dita che battono sulla tastiera. Non serve pubblicizzarli e divulgare il vuoto cosmico. Ad ammutolirli questa volta ci ha pensato lo stesso popolo della rete che non ha tollerato la cattiveria gratuita in un momento di cordoglio e ha preso giustamente le difese dell’amato conduttore televisivo.
Sperando che il fenomeno degli odiatori seriali del web prima o poi giunga al termine con le buone o con la legge, approfittiamo per salutare un ultima volta Fabrizio che con il suo sorriso e la sua simpatia ci ha tenuto compagnia entrando delicatamente nelle nostre case.
Andrea Ianez