Frank Sinatra. Un uomo, una leggenda. Un’anima gentile dai profondi occhi azzurri, capace di incantare chiunque con la sua calda voce. Le sue canzoni ci riportano nelle fumose sale da ballo di tanti anni fa, tra uomini con il cappello e donne fatali.
Sono passati esattamente diciotto anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 14 maggio 1998. Nonostante ciò, lui è ancora nei cuori di coloro che amavano la sua musica. Molti lo ricordano come il cantante della celeberrima “My Way”, ma Frank Sinatra era molto di più. Egli era anche attore e produttore, senza contare l’enorme influenza che ebbe sul panorama musicale del secolo scorso. Non ci si può fermare ad una sola canzone e pensare di conoscerlo.
Frank Sinatra era un uomo elegante e carismatico, il cui innegabile fascino fece invaghire donne come Ava Gardner, Lauren Bacall e Mia Farrow. I suoi profondi occhi azzurri gli fecero guadagnare il celebre soprannome “Ol’ blue eyes”. Egli era considerato, inoltre, la quintessenza degli anni Cinquanta: spavaldo, ottimista e con uno sguardo alle innumerevoli possibilità che la vita è in grado di offrire.
Questo eccezionale artista non era, però, perfetto. Il suo umore altalenante sfociava spesso nella violenza, diretta alle persone che secondo lui gli sbarravano la strada, come i giornalisti. Soffriva di depressione, e in un’intervista ammise di avere “una propensione molto acuta per la tristezza e l’esaltazione”.
Tuttavia, Frank Sinatra era, a sentire l’attore Cary Grant (suo carissimo amico), la persona più onesta del mondo. Il cantante era un grande fautore della verità semplice, senza artifici di alcun genere. Uno stacanovista che sosteneva di dormire in media quattro ore a notte, dotato di un invidiabile senso del dovere e di una grandiosa forza interiore.
Questo era il meraviglioso Frank Sinatra. Un uomo che morì all’età di ottantadue anni, in seguito ad un gravissimo infarto. Alla moglie disse “sto perdendo”. Fu seppellito insieme a vari cimeli di famiglia, una bottiglia di Jack Daniel’s, un pacchetto di sigarette Camel e un accendino Zippo. Nonostante sia impossibile farlo tornare su questa Terra, ci basta ascoltare le sue canzoni per farlo rivivere. E tornare in quei “terribili” anni senza la tecnologia, quando si sorrideva di più. E la vita era migliore.