Per conoscere il territorio
La Nuova Caledonia è un’isola situata nell’ Oceano Pacifico sudoccidentale, piuttosto vicina all’Australia. La popolazione dell’isola si attesta a circa 270mila unità ed è quasi equamente divisa tra Kanak (popolazione autoctona) e Caldoches (discendenti dei deportati francesi). L’attività economica predominante è quella dell’estrazione e della lavorazione del nichel. Anche il turismo costituisce una rilevante voce nell’economia nazionale. Contesa tra Gran Bretagna e Francia nel XIX secolo è saldo possedimento francese dal 1853.
Il referendum
In realtà, la consultazione popolare prevista nella Nuova Caledonia a fine 2018 non è frutto di una richiesta dell’ultima ora. Essa si collega infatti alla naturale scadenza degli Accordi di Numea (la capitale dell’isola), stipulati nel 1998 e di durata ventennale. Tali accordi prevedevano già che allo scadere dei termini temporali si potesse arrivare all’organizzazione di un referendum sull’indipendenza, che quindi appare “soltanto” confermato. A conferma di ciò si apprende infatti che la consultazione è stata riconosciuta, oltre che dalla Francia, anche dalle Nazioni Unite.
In Francia
Secondo il “Guardian”, l’accordo politico è stato raggiunto dopo nove ore di consultazioni a Parigi tra i leaders dell’isola e il primo ministro francese Edouard Philippe. Egli visiterà la Nuova Caledonia il mese prossimo. Il presidente Macron a maggio aveva sperato che il territorio non mettesse in discussione il governo francese “necessario per garantire pace e sviluppo”, aveva detto.
L’autonomia e i problemi sociali
Sempre il Guardian riporta la descrizione di alcuni problemi sociali che affliggono la Nuova Caledonia. In particolare si parla di disoccupazione, alcolismo dilagante, alti tassi di criminalità giovanile e di “fallimento del sistema educativo”. Anche in questo caso, la ricerca dell’autonomia dal governo centrale non è stata completamente pacifica. Nel 1988 un gruppo di militanti indipendentisti uccisero quattro gendarmi prendendone in ostaggio altri 27, oltre a un pubblico ministero e sette soldati. Questo portò al primo vero passo per l’autonomia dell’isola con gli Accordi di Matignon.
Giorgio Russo