Niente Italexit! Il ministro per i rapporti con il Parlamento, intervenuto in commissione Affari costituzionali, dichiara: “Le riforme costituzionali non hanno in previsione i referendum propositivi per i trattati internazionali, in quando non sono una legge. E dunque non ci sarà neppure la possibilità di proporre l’uscita dall’euro. Tra l’altro non è intenzione del governo di uscire dalla moneta unica.”
Le parole del ministro Fraccaro dovrebbero indicare la linea del Governo che, a quanto pare, sembrano contraddire anche il programma elettorale del suo partito. Ricordiamo che Riccardo Fraccaro è un deputato pentastellato. Non c’è bisogno di ricordare, invece, che il Movimento 5 Stelle è sempre stato a favore di una eventuale uscita dell’Italia dall’euro. Più precisamente, di un referendum consultativo. Tuttavia, in campagna elettorale sembrava venisse ignorata l’incostituzionalità di un referendum sui trattati internazionali. Ora che il Movimento 5 Stelle è al Governo, invece, torna a considerare tale incostituzionalità.
Promesse elettorali non mantenute, si potrebbe dire. Tuttavia, un po’ come per il reddito di cittadinanza, quella di un’eventuale uscita dalla moneta unica non sembrava essere “solo” una promessa come tante, ma uno dei cavalli di battaglia del non-partito, come soleva chiamarlo Beppe Grillo. Chissà come avrebbe da dire l’ex comunicatore genovese a riguardo.
Forse, l’incoerenza politica non è una novità. E tuttavia, molti elettori avevano dato il proprio voto anche perché d’accordo su questo tema. Ora rimane soltanto la delusione di quanti avevano sperato in un “arriverderci” alla moneta unica e, addirittura, all’Europa. Di quanti confidavano in un percorso simile a quella del Regno Unito con la Brexit.
Dunque, nonostante l’antieuropeismo dei pentastellati e l’alleanza di governo con la Lega, altro partito dichiaratamente anti-Europa, quello dell’Italexit, per ora, rimarrà un desiderio di tutti coloro che dal Governo del cambiamento auspicavano un grosso cambiamento, come quello del ritorno alla Lira.
Domenico Di Maura