Dominion Voting Systems ha intentato una causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari contro Fox News. La società che si occupa di produrre e vendere hardware e software per il voto elettronico, ha portato in tribunale la rete statunitense che ha accusato la società di aver truccato i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.
Tutto ha avuto inizio dai risultati delle elezioni del 2020
Nonostante operi in 28 stati era raro leggere il nome di Dominion Voting Systems prima del 2020. Da quell’anno e dalle elezioni presidenziali qualcosa è cambiato: l’impresa è diventata oggetto di accuse e violenze da parte dei conservatori che l’hanno additata come principale responsabile per la sconfitta di Trump. Fox News, il canale via cavo di informazione di proprietà di Rupert Murdoch, ha avuto un ruolo cruciale nella circolazione di queste accuse, amplificando la voce dei conservatori. L’amministratore delegato della società, Joe Poulos, parlando delle violenze ricevute ha dichiarato:
La campagna di disinformazione condotta contro la nostra azienda ci ha causato gravi danni e minato la fiducia nelle istituzioni democratiche americane. Queste bugie hanno anche minacciato la sicurezza personale dei nostri dipendenti e clienti. Nessuna somma di denaro riparerà il danno causato
Essenziale nella circolazione di questa accusa di frode è stata quindi la rete Fox News che, secondo la società responsabile dei voti elettronici, avrebbe amplificato per il proprio tornaconto personale le accuse mosse dai conservatori causando così un grave danno economico e di reputazione alla Dominion. L’accusa mossa alla rete Fox News è quindi di aver riportato – impropriamente – le accuse mosse in origine da Trump, secondo cui Biden avrebbe vinto solo grazie a frodi elettorali. Sostenendo le accuse dei conservatori Fox ha promosso una frase che è diventata poi lo slogan dell’assalto al Campidoglio del gennaio del 2021: Stop the Steal, “Fermiamo il furto”.
Dominion per questo ha già fatto causa a Trump, Rudy Giuliani e Sidney Powell.
Le prove confermano la colpa di Fox News
Per Dominion non è sufficiente dimostrare la propria innocenza, dimostrando di non aver mai manomesso i risultati delle elezioni, la società vuole deve provare che i commentatori, i dirigenti, fin su ai massimi vertici di Fox – incluso Murdoch – fossero a conoscenza della falsità delle insinuazioni che quotidianamente comunicavano al proprio pubblico.
Per raggiungere questo obiettivo la Dominion Voting Systems ha denunciato che il network non abbia mai integrato le notizie con prove o testimonianze. Per questa ragione il professore di diritto di Harvard Laurence Tribe ha rilasciato delle dichiarazioni al The Guardian in merito al processo:
Non ho mai visto un caso di diffamazione con prove così schiaccianti che l’imputato abbia ammesso per iscritto che stava inventando informazioni false per aumentare il suo pubblico e le sue entrate. Fox e i suoi produttori e artisti mentivano per sostenere il loro modello di business.
Dall’altra parte Fox News si è difesa pubblicamente dall’accusa di diffamazione sostenendo che con questo processo la società responsabile dei voti elettronici stia violando il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che garantisce la libertà di stampa.
Per adesso il processo conta un milione di pagine di prove (documenti, registrazioni, messaggi, deposizioni), il destino del network Fox News, la più grande macchina di propaganda e disinformazione statunitense, è davvero messo in dubbio.
Ludovica Amico