Forza Italia tra “Berlusconi Day” e subappalti

Forza Italia tra “Berlusconi Day” e subappalti

Sono giorni movimentati a Salerno dove gli indagati ammontano a 28 tra imprenditori e politici. In particolare, il partito Forza Italia tra “Berlusconi Day” e subappalti si è trovato a centro della scena, in quanto sembrano essere coinvolti alcuni suoi componenti nell’inchiesta riguardante attività di stampo mafioso sul territorio.

Tra “Berlusconi Day” e subappalti ceduti alla mafia, Forza Italia si trova nell’occhio del ciclone, ma è meglio precedere con ordine.
A Salerno sono stati giorni di festa quelli che vanno dal 29 settembre al primo di ottobre. A Paestum si è infatti tenuto il “Berlusconi day”, evento organizzato da Forza Italia per ricordare l’ex Presidente del Consiglio dei ministri, nel giorno in cui avrebbe dovuto compiere 87 anni.
Nei giorni che hanno seguito la manifestazione il partito in questione si è trovato a scontrarsi con un periodo molto meno gioioso a causa del coinvolgimento di alcuni suoi membri in una controversia legale.
Il caso riguarda in particolare Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo (Caserta) e nominato segretario provinciale del partito nel settembre 2022. Attualmente, è oggetto di un’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, relativa al suo presunto coinvolgimento in un’associazione camorristica.
L’accusa è quella di aver preso il completo controllo come associazione criminale del settore della sanificazione di strutture della sanità pubblica.
Guida è stato sottoposto a perquisizione insieme ad altri 28 indagati tra imprenditori e politici. Tra questi unltimi spicca il nome di Luigi Bosco, portavoce di Azione in Campania e responsabile dell’Organizzazione regionale del partito guidato da Carlo Calenda.
A capo dell’organizzazione viene indicato Nicola Ferraro, ex consigliere regionale, con cui Guida e Bosco avrebbero avuto diversi contatti. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta sono risaliti ai nomi degli indagati seguendo gli spostamenti di denaro. In particolare, Bosco avrebbe ricevuto versamenti sul proprio conto dal clan dei Casalesi in cambio della gestione degli appalti pubblici riguardanti lo smaltimento di rifiuti locali.
Si tratta di una vicenda di cui potremmo conoscere gli sviluppi nei prossimi giorni. Interessante sarà comprendere il futuro di Luigi Bosco, il quale che aveva deciso di candidarsi alle Elezioni Europee del 2024. La campagna elettorale di Bosco risulta già avviata, con manifesti elettorali affissi nel casertano. Probabilmente Bosco non si aspettava questa particolare propaganda politica che sicuramente intaccherà la sua immagine.
Sarebbe appropriato rispolverare il vecchio detto che cita “chi troppo vuole nulla stringe”. Tuttavia, è troppo presto per cantare vittoria e dirsi giunti giusto in tempo in quanto spesso vicende del genere hanno conclusioni inaspettate.

                                                                                                            Margherita De Cataldo

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