Tess Asplund, 42 anni, donna di colore… Quel colore che spaventa, quel colore che schifa chi sfila con la camicia bianca e la cravatta, petto in fuori e testa alta!
Primo maggio 2016 Borlange-Svezia, 300 nazional socialisti del Nordiska motståndsrörelsen sfilano per il paese, in testa al corteo Tess, conil pugno chiuso fissa negli occhi chi ha davanti, in silenzio, non grida, non tira calci o schiaffi, guarda dritto negli occhi chi discrimina le persone come lei, e non lo fa con la violenza, glie lo dice così che non ha paura, e per qualche secondo la scena è ferma, lei che fissa uno dei tanti con volto sicuro, poi un ragazzo applaude e viene violentemente allontanato, dopo viene allontanata anche lei:
E’ stato impulsivo, ero arrabbiata, così sono scesa in strada. Ho pensato non possono marciare qui, nessun nazista marcerà qui!
Loro hanno continuato la manifestazione ma hanno avuto l’intoppo, c’è stato qualcuno che ha dimostrato dissenso in quello che fanno, in quello che pensano; una donna, in silenzio, con il pugno alzato. L’istinto l’ha portata a difendere i propri ideali, se stessa e tutte le persone come lei, che vengono discriminate, contro il razzismo. Per molti questo gesto non ha importanza, per quei 300 uomini sarà stata una sporca negra che cerca di farsi valere in un paese che non è il suo, per molti altri sarà una semplice foto da condividere solo perché lo fanno tutti, per chi ha saputo cogliere il senso mi auguro sia un esempio, per me è stato l’ennesimo esempio, di chi cerca di abbattere queste barriere, di chi è stanco di essere additato perché di colore, di chi lo alza quel pugno, anche se ha paura, da solo, di chi lotta ogni giorno, ed è l’ennesima speranza, di vivere in un mondo libero da ogni sorta di potere pregiudizio o classe sociale…
Riflettete!