La rubrica dedicata ai 4 protagonisti nel proprio ruolo, dei principali campionati europei.
Cenni storici, caratteristiche tecniche e i dati di questa stagione.
Oggi i miglior centrocampisti della Liga Spagnola.
Koke – Spagna, 176 cm per 74 kg → Lo si può definire centrocampista adattabile, di fatto con Simeone assume la posizione di mezz’ala, nello schieramento a tre di centrocampo, mentre assume quella di esterno puro quando l’Atletico Madrid gioca. con il 4-4-2. Prodotto del vivaio dei Colchoneros è uno dei pochi giovani emergenti a non essere stato mandato in prestito altrove per farsi le ossa nel calcio dei grandi. Questo dettaglio non è irrilevante anzi, vuol dire che sin da subito ha convinto; maturo dentro e fuori dal campo Jorge è destinato ad essere una delle bandiere del club, magari con allegata la fascia da capitano. Ambidestro e infaticabile corridore la sua arma è l’accelerazione, bruciante con o senza palla al piede dalla sua fascia di competenza partono cross sopraffini che fanno e hanno fatto la fortuna di attaccanti come Mandzukic, Torres e ultimamente di Griezmann. Non solo piedi ma anche cattiveria agonistica per il ventiquattrenne, elementi come questi sono colonna portante nella filosofia calcistica del Cholo, non è un caso che in questi anni l’esplosione del giocatore sia andata a braccetto con quella dell’allenatore dell’altra sponda di Madrid. Il suo rendimento gli ha permesso di insaccare la palla in rete 5 volte fornendo ben 17 Assist ai compagni, tra Liga, Copa del Rey e Champions League, il tutto in 51 presenze.
Krychowiak – Polonia, 186 cm per 85 kg → Sbarcato a Siviglia nel 2014 il polacco in patria percorre tutta la trafila delle giovanili per poi trasferirsi in Francia per far parte della rosa dei Girondins Bordeaux ovvero l’under 19 dell’omonima città francese. Dotato di una buona stazza , in campo è uno di quegli elementi in grado di spezzare la trama di gioco offensiva degli avversari favorendo la ripartenza del proprio team. Maturato definitivamente con gli andalusi, in questo mercato estivo è ricercato da molti club, tra cui la Juventus che ha sondato il territorio con l’agente del calciatore senza buon esito, dato che la volontà di Gregorz è quella di seguire Emery al PSG. Un anno brillante per lui che in 42 presenze segna 1 gol, ma poco importa, nel suo ruolo non è fondamentale segnare ma gestire la mole di gioco che va da difesa a centrocampo e da centrocampo ad attacco, compito che il perno nativo di Grafyce, svolge perfettamente; non a caso è stato una pedina fondamentale nella formazione che ha portato alla conquista dell’ennesima Europa League agli spagnoli del Siviglia.
Iniesta – Spagna, 171 cm per 65 kg → Il suo nome ormai è un marchio di qualità catalano. Uno dei canterani per eccellenza nella lunga storia del Barcellona. Uno che con la palla fa quello che vuole di fatto viene soprannominato l’illusionista. A 12 anni viene prelevato dalle giovanili dell’Albacete, per “accudire” al meglio il suo talento. Andrès in questi anni ha messo in cascina trofei su trofei, andando a espandere un palmares da fare invidia a mezza Europa : Miglior giocatore europeo del 2012, secondo solo alle spalle di Messi nella classifica del Pallone d’oro del 2010, 4 Champions League, 8 volte campione della Liga spagnola, 2 Europei vinti ed una coppa del mondo con la nazionale iberica. Nota a tutti la sua spaventosa tecnica individuale, domina il centrocampo, anche grazie alla quantità di campo che copre con la sua corsa; Capace di trovare corridoi impensabili, con i suoi passaggi al millimetro presenta i terminali offensivi davanti alla porta lasciando a loro solo compito di appoggiarla alle spalle del portiere. Davvero un calciatore che ha fatto sempre gola ai grandi club, piedi e testa svegli in ogni occasione, ha la capacità fenomenale di uscire dal traffico di centrocampo e dalle “gabbie” di marcatura che le squadre avversarie predispongono per lui. In questa stagione 44 presenze ed 1 gol, ora si trova impegnato negli europei con i diavoli rossi di Spagna.
Modric – Croazia, 172 cm per 65 kg → Tocco di palla “magico”. Luka è chiamato il Johan Cruijff croato. Con la Dinamo Zagabria calca i primi passi nel calcio professionistico, mostrando doti raffinate nella visione di gioco e nel tiro dalla distanza, oltre che una spiccata propensione offensiva visti i continui inserimenti nelle aree avversarie. La qualità da regista vengono notate dal Totthenam che nel 2008 ufficializza il suo acquisto, 4 anni dopo passa al Real Madrid, nel pieno della sua ascesa professionale. Con l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina delle Merengues Modric diventa fulcro inamovibile di un centrocampo stellare. Duttile ed ambidestro, si adatta in qualsiasi ruolo in mezzo al campo, caratterizzando la sua costante convocazione in nazionale che non manca dal 2001, quando quindicenne fa parte della selezione under-15 della Croazia. Quest’anno con 44 presenze e 3 gol alza la sua seconda Champions League targata Blancos. Tutt’ora protagonista ad Euro 2016 con la sua nazionale si è concesso il lusso di fare uno dei gol più belli della rassegna; palla svettata fuori area da un difensore, Luka di prima attenzione senza controllare la sfera lascia partire una bordata al volo. Emozionante.