Che in Italia, e non solo, il populismo sia fortemente in ascesa, questo è un dato di fatto, palese ed incontrovertibile. Che praticamente da sempre i nostalgici del regime, sotto svariate forme facciano propaganda politica, e che non si sono mai arresi, pure. Da qualche anno, esiste purtroppo, uno sparuto gruppetto di persone, composto perlopiù da webeti, spaesati, fascistoidi e fascistelli dell’ultima ora, che come altri movimenti ben più nutriti, inneggiano alla guerra santa contro la casta, con e per conto del popolo. “Il popolo è con noi. Facciamo pulizia. Cacciamoli a calci nel sedere“. Manca solo la ben più pericolosa “lo vuole Dio”, e ci toccherà clonare i partigiani per contrastarli. I fascismi si nutrono del disagio della gente, disagio sociale, attecchisce laddove ci sono condizioni favorevoli: precariato, disoccupazione, smarrimento e confusione, problemi per arrivare alla fine del mese e purtroppo una carenza in termini culturali. Cosa fa un “ducetto“? Innanzitutto ti convince di essere come te, uguale a te, con gli stessi problemi e gli stessi “valori“. Poi, ti mette davanti il “colpevole” e si offre di aiutarti ad annientarlo. Che sia l’extracomunitario, il politico che lo protegge, il radical chic, l’intellettuale o il comunista fannullone che vive sulle tue spalle, la zecca, il corrotto , la banca o altro, non importa, il pifferaio magico usa il suo strumento per liberarti da chi ti fa torto. E come il buon pastore, guida il suo gregge in un luogo sicuro. Lo fa Salvini con il suo branco di pecoroni, l’avevano fatto anni addietro personaggi un pò più pericolosi per un ventennio o giù di lì, recentemente il Berlusca e usa le stesse armi anche il grillino nazionale. Aizzare le masse contro il “potere” per poi diventare il “potere” a furor di popolo. E i “movimenti” crescono, crescono perché la politica non sa dare risposte, perché chi dovrebbe controllare è lascivo, e domina il pressapochismo, si tende a minimizzare, a non dare importanza. Ed intanto il malcontento cresce. E così è successo che l’altro ieri, il movimento ” Forconi 9 dicembre“, ha individuato nel nemico Osvaldo Napoli, ex deputato forzista che fino a quel momento era un emerito sconosciuto ai più, anche ai Forconi. Lo hanno accerchiato, afferrato, preso per un braccio e strattonato in strada; ed al grido di “Arrestatelo” hanno chiamato le forze dell’ordine.
Fortunatamente le forze dell’ordine, sono intervenute per liberare il malcapitato dai suoi aggressori. Un gesto squadrista, un episodio pericoloso che potrebbe essere emulato. Questa è la dimostrazione che, se si lascia troppo spago a queste persone, se non si interviene, si rischia davvero conseguenze catastrofiche. Sorrido amaramente quando leggo l’indignazione di certi giornali, che hanno puntato il dito sul fatto che a capo dei Forconi ci siano ex carabinieri o poliziotti. Sorrido perché, i movimenti di ultradestra sono notoriamente composti dagli esaltati che hanno indossato la divisa o che ancora la indossano. Compito dello stato sarebbe isolare questi megalomani e relegarli lì dove meritano di stare, in galera.