Da mesi spara ossessivamente contro Conte, i virologi e il governo, Flavio Briatore ad “America Oggi” ha rilasciato un’intervista in cui definisce l’Italia un Paese guidato da “incapaci” e “comunisti”.
E ha inanellato una serie di perle tipo:
– “Il governo deve chiedere i danni alla Cina per il virus” (che è un po’ come se il mondo chiedesse all’Italia i danni per la mafia e il fascismo).
– “Zingaretti diceva di non allarmarsi”. Dimenticando gli amici Salvini e Meloni che ancora a Marzo dicevano “aprite tutto”.
– “Speranza doveva mandare un ispettore a Wuhan (cosa diavolo doveva fare l’ispettore a Wuhan?).
– “Il governo ha informato gli ospedali della gravita del virus solo il 21 febbraio” (per lui i medici italiani non guardano manco la tv, capito? Erano ignari. E comunque lo Stato di Emergenza è stato decretato da Conte il 31 gennaio).
Ma l’intervista di Flavio Briatore ad “America oggi” continua con tante altre perle di questa lucentezza.
Sarebbe interessante sapere cosa avrebbe fatto lui al posto di Conte. Avrebbe tenuto tutto aperto?
Nonostante il lockdown in Italia abbiamo avuto a oggi 200.000 contagi, 26mila morti, 150 medici che hanno perso la vita, altre migliaia ammalatisi, o in lacrime per il dolore e la fatica.
Sarebbe interessante chiedersi cosa ne sarebbe stato di noi se i luoghi in cui i contagi si verificavano (bar, ristoranti, cinema, stadi, concerti, studi, aziende, negozi, posti di lavoro, uffici, supermercati, pub, discoteche, ecc.) non fossero stati chiusi.
E se tra la chiusura e l’ecatombe avesse scelto anche lui la chiusura, come avrebbe impedito la crisi economica?
Conte ha stanziato per le aziende la seconda più grande garanzia d’Europa sui prestiti (500 miliardi). Però se le banche stanno facendo le stronze è colpa sua.
Ha dato 600 euro a 5 milioni di partite Iva e ha trovato i soldi per pagare la cassa integrazione a milioni di lavoratori.
La quantità di cui stiamo parlando è quella che di solito l’INPS smaltisce in 5 anni.
Adesso è stata chiamata a farlo in un mese e con meno personale. E pur sapendo che di solito le pratiche per la Cassaintegrazione (anche quando sono poche) richiedono mesi e il coinvolgimento di regioni, sindacati, banche, ecc. a sto giro si sta cercando di farne milioni in poche settimane. Con molte Regioni e banche che non collaborano per accelerare il processo.
E il cattivo è Conte.
Ed ecco il colpo di genio del grande imprenditore: SOLDI A FONDO PERDUTO.
Grande Flavio!
Ed esattamente quanti ne vogliamo dare? Stop tasse, stop affitti, stop bollette e soldi a fondo perduto. Conte ha annunciato che ci saranno anche questi col prossimo decreto per le aziende più piccole.
Ma a Flavio non basterà no?
E magari ci dirà lui da dove prenderli tutti quei soldi.
Se i mercati a cui già stiamo chiedendo 200 miliardi di euro in più rispetto ai soliti 300 non ci presteranno altri soldi li convince lui con una bottiglia di champagne al Billionaire?
O i tassi di interesse esorbitanti poi li paga lui?
Attendiamo ansiosi. Che a dire “diamo soldi a tutti” sono bravi pure i bambini di 5 anni e i leghisti. Dire da dove prenderli è un po’ più difficile.
Emilio Mola