Si terrà a Berlino alla fine del mese di ottobre il flash mob dedicato a umanità ed empatia
Da un mondo costantemente connesso ma non in connessione, nasce la necessità di riscoprire la propria umanità e la capacità di essere empatici con i propri simili. Proprio a questo scopo, è stato organizzato a Berlino un flash mob. Si terrà il 29 ottobre a Brandenburger Tor ed è stato chiamato The World’s Biggest Eye Contact Experiment 2016.
Alla prima edizione dello scorso anno, sono state presenti all’incirca 100.000 persone provenienti da 156 città e diverse nazioni. Il successo è stato notevole tanto che, il gruppo di volontari Theauthentics, ha deciso di organizzare nuovamente l’evento.
Il tutto si deve all’iniziativa di Peter Sharp, fondatore di un’associazione che si batte con iniziative di pace e libertà: la Liberators International. La riflessione di Peter non è azzardata. Si parte dalla concezione che social network e internet abbiano in qualche modo condizionato la vita dell’uomo.
Oggi per sentirsi uniti e vicini basta veramente poco. Bastano una foto su Whatsapp e un paio di post su Twitter. Purtroppo, però, sta andando perduta la necessità dell’incontro. Diminuisce sempre più la voglia di dialogare passeggiando nel parco vicino casa. Si è già ridotta notevolmente la capacità di guardare l’altro negli occhi.
Da quest’ultima affermazione nasce il flash mob berlinese. Basta creare un angolo con cuscini, sedie, teli, coperte, piumoni, qualsiasi cosa che riesca a rendere ospitale il proprio angolo. Vicino sarebbe opportuno segnalare con un cartello lo scopo dell’iniziativa.
In via definitiva, però, qual è lo scopo? Far ritrovare ai partecipanti, attraverso uno sguardo sconosciuto, la propria umanità. Gli occhi non mentono, non celano. Gli occhi non hanno pregiudizi e neanche questa meravigliosa iniziativa.
Chiedete all’amore della vostra vita di guardarvi negli occhi, non di inviare l’amicizia su Facebook.
Maria Giovanna Campagna