Fisco, al via i controlli sui profili Facebook e Instagram.
Le indagini fiscali sbarcano anche su Facebook: l’utente del social network più diffuso al mondo dovrà guardarsi le spalle dall’Agenzia delle Entrate anche quando scrive un post o pubblica una foto.
Il Fisco non vi “chiederà l’amicizia” su Facebook, ma potrà servirsi di alcune informazioni che gli utenti pubblicheranno. In molti probabilmente d’ora in poi faranno molta più attenzione a quello che scriveranno sui social network
L’agenzia delle entrate è già autorizzata da una circolare, la quale autorizza il Fisco ai controlli, anche, sui social.
Oltre ai controlli mirati alle banche dati tradizionali della pubblica amministrazione (anagrafe tributaria e dei conti correnti su tutti), il direttore dell’Agenzia,ha spiegato che: Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato.
Detto in parole povere, le informazioni pubblicate su Facebook, Twitter, Instagram e tutti i canali di reperimento di informazioni come siti e giornali, potranno essere d’aiuto al Fisco.
In altre parole, l’Agenzia delle Entrate potrebbe confrontare le dichiarazioni dei redditi con la foto dell’auto nuova postata su Facebook o con le foto della vacanza nel resort di lusso.
Insomma, Facebook come strumento di accertamento 2.0 e come mezzo per la lotta all’evasione.
Ma davvero, non si è più liberi di trascorrere il proprio tempo libero come meglio si crede? Forse è proprio vero, i social stanno distruggendo la vita degli esseri umani.
Attenzione, anche, a chi pubblicizza la propria attività lavorativa e/o i propri successi lavorativi: potreste essere presi di mira.
Ebbene, nell’era del digitale dove la vita lavorativa dovrebbe essere semplificata dai social, ecco che tutto si trasforma in un’arma a doppio taglio.
Anna Rahinò