E’ una giornata difficile per chi vuole viaggiare in treno. Un incendio doloso, scoppiato nelle prime ore della mattina alle porte di Firenze, lungo la linea dell’Alta Velocità all’altezza della stazione di Rovezzano, ha spezzato in due l’Italia, provocando pesanti danni alla circolazione. Il rogo sarebbe stato innescato in tre punti. A prendere fuoco, i cavi di una cabina elettrica e due pozzetti.
LA PISTA ANARCHICA
Tra le piste seguite da Digos e Polfer, giunte immediatamente sul luogo degli incendi, c’è quella anarchica. A dare forza a questa ipotesi, un messaggio comparso intorno alle 13 sul sito Finimondo.org, che farebbe proprio riferimento a quanto accaduto. “Cosa è successo? All’alba, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell’Alta Velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una vile provocazione? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto di amore e di rabbia?”. Questo il testo del messaggio, che secondo gli inquirenti potrebbe essere considerato come una rivendicazione da parte degli attivisti No Tav.
L’attentato arriva tra l’altro a poche ore dalla probabile chiusura di un processo, proprio a Firenze, nei confronti di 28 giovani anarchici rinviati a giudizio per vari episodi tra i quali lo scoppio di una bomba artigianale in una libreria considerata vicina a Casa Pound. Nell’occasione rimase ferito un artificiere della polizia.
I PRECEDENTI
Non è nemmeno la prima volta che si verificano episodi simili nella zona della stazione di Rovezzano. Nel dicembre 2014, una tanica di benzina venne trovata su una gru che era impegnata nei lavori dell’Alta Velocità nella vicina stazione di Campo di Marte. Qualche settimana più tardi, i tecnici delle ferrovie, che erano riusciti a spegnere un incendio di un pozzetto elettrico vicino alla galleria di San Donato, trovarono dalla parte opposta del tunnel una bottiglia inesplosa con liquido infiammabile, fiammiferi e diavolina attaccati.
CAOS E RITARDI
Il blocco della linea ferroviaria ha completamente paralizzato la circolazione nel corso della mattinata, provocando ritardi anche di quattro ore per i treni che cercavano di raggiungere Firenze sia da nord, partendo cioè da Milano, che viaggiando da sud, venendo da Napoli. Almeno 42 i convogli cancellati. Trenitalia ha annunciato che per i passeggeri che dovessero rinunciare al viaggio o che sono comunque stati coinvolti nel caos di disagi e cancellazioni, sarà possibile chiedere il rimborso integrale del biglietto, sia nelle biglietterie che sul sito. Rfi, che gestisce quel tratto di rete ferroviaria, ha annunciato che presenterà denuncia, mentre nel pomeriggio è previsto l’arrivo a Firenze anche di Matteo Salvini.
DINO CARDARELLI