Firenze: ancora deturpazione. Scritte nel loggiato del Corridoio Vasariano

Ancora scritte nel bellissimo loggiato del Corridoio Vasariano a Firenze. Solo qualche settimana fa una turista era stata sorpresa a scrivere sul Ponte Vecchio.

Scritte e graffiti sono comparsi sotto le volte del loggiato del Corridoio Vasariano a Firenze – come spiega il museo fiorentino in una nota – nella notte tra il 23 e il 24 giugno. Per fortuna le scritte sono già state rimosse dai tecnici delle Gallerie degli Uffizi.

Ma non si fa attendere la risposta del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt che in una nota fa sapere che il nuovo approccio adottato a partire dall’anno scorso – “Pulito subito” – sta funzionando piuttosto bene. “Ognuno deve sapere che per questi gesti esibizionistici e deturpanti è responsabile anche penalmente” conclude.

Il loggiato vasariano è uno dei monumenti maggiormente vittima delle frequenti deturpazioni.

Così come l’adiacente Ponte Vecchio.

Dove, solo qualche settimana fa, una turista straniera di 21 anni è stata scoperta mentre era intenta a scrivere sul Ponte Vecchio il proprio nome con un pennarello nero. Pensava di lasciare un’ impronta del suo passaggio a Firenze. Ma i vigili urbani sono subito intervenuti e l’hanno multata e denunciata per imbrattamento di monumento. Quando la pattuglia della polizia municipale l’ha sorpresa con lei c’erano altre due donne. La giovane era china verso il basso di una delle colonna di pietra a metà del Ponte Vecchio. Gli agenti si sono avvicinati e hanno visto che la turista aveva da poco terminato la scritta ed era intenta a fotografarla. La giovane è stata così sanzionata con un verbale fino a 500 euro ai sensi del Regolamento di Polizia Urbana.

E ancora una volta era arrivato il commento dello stesso direttore degli Uffizi, Eike Schmit, che intervenuto sull’episodio, diceva: “Ci vogliono sanzioni più alte ed un presidio costante dei vigili urbani. E’ compito del comune di Firenze di assicurare ad evitare che accadono certe cose. Non si può vivere in queste condizioni”.

 

Francesca Peracchio

 

 

 

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