Rebecca Louise Law è un’artista e una designer londinese. Nota al pubblico britannico per le sue installazioni basate su materiali naturali, i fiori. Volte a presentare l’elemento verde come soggetto privilegiato per raccontare del decorso della vita, della caducità degli esseri viventi.
La vocazione alla pittura di paesaggio di matrice inglese unita a un contemporaneo estro creativo. Coltivato presso la facoltà di Belle Arti di Newcastle, rendono Rebecca Louise Law un’eccelsa portavoce della scultura naturale. Le opere di Ms Law prendono forma principalmente da fiori, ma non solo.
Una scelta radicale quella dell’artista britannica, volta ad esplorare il delicato rapporto tra uomo e natura, arte e vita.
La Law esordisce ricostruendo le celeberrime nature morte della pittura fiamminga in composizioni custodite sotto campane di vetro. Ma presto la curiosità per il dettaglio si sgretola di fronte alla fascinazione per l’immensità di un’entità tanto pervasiva quanto inafferrabile. Nascono così mastodontiche installazioni site specific e sculture floreali che accarezzano il sublime.
Ha raggiunto un importante successo proprio grazie alla trasformazione degli spazi attraverso l’utilizzo creativo di fiori. I suoi fiori sembrano piovere dal cielo, il suo modo di fare arte si fonda sull’esplorazione del rapporto tra uomo e natura.
Uno dei suoi ultimi concept floreale è stato relizzato nella capitale tedesca. Presso il centro commerciale della Bikini Berlin. Lavoro che ha lasciato di stucco i visitatori del complesso, incantati dallo spettacolo magico sopra le proprie teste. L’installazione si presentava come un “giardino destrutturato”. La prospettiva era completamente ribaltata, grazie allo stratagemma di far pendere i fiori da un incrocio di travi al di sotto del soffitto dell’edificio.
Tutti gli esemplari – circa 30000 – sono fiori veri e appartenenti a diverse varietà. Dai tulipani, ai narcisi, ai gigli, alle rose. Fiori selezionati per disegnare una tavolozza di colori, variegata e disordinata, senza un andamento cromatico preciso. L’intenton di ricreare l’impatto di un’area verde spontanea, testimoniando la potenza naturale della primavera.
L’installazione, chiamata “Garten“, era volta a far assaporare l’elemento naturale ai visitatori. E, come spiegato dall’artista, a “celebrare la fioritura primaverile grazie all’incanto creato dal contrasto tra la dimensione interna e l’elemento naturale”. I fiori, donati dall’azienda floricola Toll was blumen machen, sono stati lasciati seccare con il passare dei giorni, creando un’installazione vivente che, in evoluzione, mostrerà il ciclo di vita degli esemplari. La bellezza da associare ai mutamenti.
La sua ultima installazione “The city Garden“, presso il City Centre. Inaugurata nella capitale inglese, nell’ Aprile 2016, cisitabile fino a Settembre 2016. Un giardino composto da migliaia di fiori agganciati a dei fili di rame molto sottili. Anch’essi lasciati seccare con il passare dei giorni, creando una vera e propria installazione vivente.
Vi lascio ad alcune immagini che raccontano in generale il suo fantasioso modo di produrre arte.
Felicia Bruscino